
Rifiuti. Mantenersi in forma mentre si dà un contributo all’ambiente. È la nuova frontiera del running.
L’idea, semplice ma vincente, si chiama “plogging” e nasce dalla fusione dell’espressione svedese plocka upp (raccogliere) con la parola inglese running.
Si tratta di una camminata veloce (jogging) che oltre a fare bene al corpo ed alla mente, fa anche bene all’ambiente perché unisce l’attività sportiva alla cura dell’ambiente urbano.
Ogni “plogger”, è equipaggiato con abbigliamento sportivo, scarpe tecniche, guanti monuso di lattice o da giardinaggio e sacchetti in cui mettere i rifiuti.
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Mentre si corre o si cammina per i parchi e le vie della città, i plogger dovranno raccogliere i rifiuti da terra e riporli nei sacchetti con cui sono equipaggiati.
Questi movimenti (piegarsi ed allungarsi per raccogliere i rifiuti da terra) sono proprio come i classici piegamenti ed allungamenti che si fanno in palestra, ideali per tonificare gambe, glutei e quadricipiti.
Un’iniziativa che ha “trasformato” la vita di Papa Dame Diop, un cittadino italiano originario del Senagal che ha così trovato il coraggio di lasciare gli allenamenti di Karate, a causa di un infortunio alla mano, per iniziare a correre e tenere pulita la sua città, Bolzano, da cartacce e rifiuti lasciati per strada.
Diop ha iniziato da solo, ma ora sono in 50, tra operai, runner e giovani richiedenti asilo.
“All’inizio ero solo, poi si è aggiunto qualche amico e anche qualche collega di lavoro – racconta Papa Dame Diop – adesso siamo tanti ed è nata un’associazione. La cosa più bella è che adesso vengono ad aiutarci anche dei ragazzi richiedenti asilo”.
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Per lui, come per gli altri membri dell’associazione, raccogliere la spazzatura è un modo di contribuire.
“Ogni volta che raccolgo carta o spazzatura mi dico interiormente che sto facendo una cosa utile – racconta ancora l’operaio Iveco e delegato sindacale Uil – in più correndo faccio bene a me stesso, anzi facciamo bene a noi stessi, perché siamo un gruppo, e anche alla società”.
Da qualche mese inoltre, l’iniziativa è sostenuta da Comune e Seab (Servizi Energia Ambiente Bolzano) che fornisce sacchi, guanti, magliette e punzoni.