
Rifiuti. Ogni giorno i pescatori raccolgono con le loro reti tonnellate e tonnellate di rifiuti e plastica. Con la normativa vigente i pescatori devono pagare per smaltirli. Per modificare la normativa vigente Fondazione Cetacea Onlus lancia una petizione su Change.org.
La legge 152/2006 stabilisce alcune regole in materia ambientale e nel testo alcuni rifiuti del mare sono classificati quali rifiuti speciali. Questa definizione comporta che il loro trattamento sia molto più complesso e costoso di quello del rifiuto urbano indifferenziato e che lo smaltimento sia a carico di chi lo conferisce. Ci sono eccezioni a livello di singole amministrazioni o autorità portuali che permettono in sede locale lo smaltimento dei rifiuti ai pescatori ma questo dovrebbe essere possibile in tutti i porti d’Italia.
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Per non dover pagare i costi di smaltimento previsti dalle normative in vigore, i pescatori si vedono costretti a ributtare i rifiuti in mare, quando la loro azione involontaria potrebbe essere davvero un grande aiuto per operazioni di pulizia dei mari.
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Per questo la Fondazione Cetacea Onlus, nata con l’impegno di tutelare l’ecosistema marino, lancia una petizione online su Change.org chiedendo al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa di dar seguito alla promessa fatta nel giugno del 2018, ovvero quella di cambiare le normative vigenti per un mare senza plastica.
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Con la petizione si chiede anche di autorizzare i pescatori a riportare a riva i rifiuti con l’emanazione di ordinanze in tal senso alle regioni, alle autorità portuali ed alle capitanerie di porto senza alcun costo a loro carico. La petizione si pone l’obiettivo delle 150mila firme.