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Rifiuti, in Svezia parte il maxi processo per disastro ambientale

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Undici imputati, 150 testimoni e decine di migliaia di pagine di accuse, che per evitare la prescrizione si sono limitate a soli 21 siti. 

È partito oggi in Svezia il maxi processo per uno dei peggiori disastri ambientali della storia del Paese scandinavo, relativo allo smaltimento di rifiuti da parte dell’azienda Think Pink. Undici gli imputati chiamati a comparire davanti al tribunale di Södertörn, alla periferia di Stoccolma: il nome più eccellente è quello di Fariba Vancor, ad dell’azienda, conosciuta all’epoca come Bella Nilsson e autoproclamatasi ‘Regina dei rifiuti’. Ci sono poi l’ex marito e fondatore dell’azienda (nota per i suoi sacchetti rosa) Thomas Nilsson, l’imprenditore Leif Ivan Karlsson, il ‘broker dei rifiuti’ Robert Silversten e un consulente che avrebbe aiutato l’azienda a ottenere esiti positivi dalle ispezioni ambientali, Magnus Karlsson.

Il caso riguarda almeno 200mila tonnellate di rifiuti che furono scaricate o sotterrate illegalmente in varie zone della Svezia. Con esiti spesso assolutamente disastrosi: nella regione di Stoccolma, ad esempio, furono sversati rifiuti edili comprendenti prodotti tossici, che avrebbero rilasciato nell’ambiente (aria, acqua, suolo), grandi quantità di policlorobifenili (PCB o inquinanti eterni), ma anche piombo, mercurio, arsenico e altre sostanze chimiche pericolose. “Quegli sversamenti hanno portato, o avrebbero potuto portare, a un inquinamento dannoso per la salute di uomini, animali e flora” – l’accusa dei pm – “L’azienda raccoglieva i rifiuti senza l’intenzione o la capacità di trattarli in conformità con la legge, accatastando cumuli di rifiuti non selezionati, schiacciati e/o senza una protezione sufficiente, per poi abbandonarli o cederne il controllo“.

I rifiuti più trattati dall’azienda, oggi fallita ma che tra il 2018 e il 2020 aveva ottenuto enormi profitti ed era anche stata premiata per aver creato molti nuovi posti di lavoro, comprendevano, oltre ai materiali da costruzione, elettronica, metalli, plastica, legno, pneumatici, giocattoli e altri materiali.
La maggior parte dei Comuni, imprese, condomini e famiglie svedesi sceglievano appositamente Think Pink per riciclare e trattare i loro rifiuti edili, ma dopo i primi arresti degli azionisti nel 2020, l’azienda aveva vissuto un rapido e inesorabile declino.

Tutti gli imputati si dichiarano innocenti. “Il nostro gruppo ha sempre agito in conformità alla legge, siamo stati vittima di una cospirazione organizzata dai nostri concorrenti“, ha spiegato Bella Nilsson/Fariba Vancor. Intanto, però, c’è grande attesa per il processo, che riguarda uno dei maggiori disastri ambientali della storia della Svezia, che vedrà comparire in tribunale circa 150 testimoni e in cui l’indagine della polizia ha prodotto più di 45.000 pagine. Tra l’altro, le accuse formulate nel processo sono una minima parte di quelle complessive: una procuratrice, Linda Schön, ha spiegato che “l’indagine è stata limitata a 21 siti per poter essere completata nei tempi previsti dalla legge, potremmo non essere stati in grado di indagare approfonditamente su tutti i siti ma crediamo che quelli che presentiamo siano un numero sufficiente a dimostrare la natura sistematica dei crimini“.

Le accuse portate in tribunale riguardano infatti 21 diversi siti in 15 diversi Comuni svedesi, che ora chiedono risarcimenti per i costi di bonifica e decontaminazione per un totale di 260 milioni di corone (23 milioni di euro). In particolare, il Comune di Botkyrka rivendica il risarcimento più pesante dopo che due cumuli di rifiuti avevano preso fuoco, causando enormi incendi durati diversi mesi tra il 2020 e il 2021, uno dei quali nei pressi di due riserve naturali. Dopo i disastri ambientali, erano partite le prime indagini, che avevano iniziato a rilevare la presenza di sostanze nocive per l’uomo e per l’ambiente. Nello specifico, erano stati trovati livelli allarmanti di arsenico, diossine, piombo, zinco, rame e anche prodotti petroliferi. Il processo durerà almeno fino a maggio 2025.