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Rifiuti, nuovo sequestro da 200 milioni ai fratelli Pellini

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I tre imprenditori, attivi tra l’altro nel settore dei rifiuti, erano stati condannati per disastro doloso continuato, in piena Terra dei Fuochi. 

Un nuovo maxi sequestro di beni per oltre 200 milioni, dopo l’annullamento del precedente, nei confronti di Giovanni, Cuono e Salvatore Pellini, imprenditori di Acerra, in piena Terra dei Fuochi, operanti in vari settori tra cui la gestione del recupero, lo smaltimento e il riciclo di rifiuti urbani e industriali. Il sequestro, effettuato dalla Guardia di Finanza di Napoli su disposizione del Tribunale, ha riguardato otto diverse società, 72 autoveicoli, 75 rapporti finanziari, 224 immobili, 75 terreni, tre imbarcazioni e due elicotteri.

L’ingente patrimonio dei fratelli Pellini era già stato sequestrato preventivamente nel 2017, dopo la condanna definitiva comminata ai tre imprenditori per il reato di disastro doloso continuato, arrivata al termine di lunghe e complesse indagini sui veleni della cosiddetta Terra dei Fuochi. Le indagini, tra l’altro, avevano permesso di accertare la sproporzione tra i beni individuati e le disponibilità ufficiali dei Pellini, ma anche che gran parte di quei beni erano stati ottenuti con attività illecite o riciclando denaro ‘sporco’.

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