Anche il prossimo anno, a Chieti, saranno trattate 80mila tonnellate di rifiuti indifferenziati. La proroga dell’accordo inevitabile alla luce dell’aumento previsto con il Giubileo.
Anche nel 2025 80mila tonnellate di rifiuti indifferenziati di Roma finiranno in Abruzzo. C’erano pochi dubbi a riguardo, ma ora è tutto nero su bianco dopo le approvazioni definitive della Giunta regionale del Lazio e dell’Abruzzo: l’accordo, che va avanti ogni anno dal 2014, è stato prorogato anche per il 2025.
Il Comune di Roma, anche alla luce dell’incremento di rifiuti urbani indifferenziati previsto con il Giubileo, ha chiesto quindi l’intervento della Regiona Lazio. E l’assessore regionale ai Rifiuti, Fabrizio Ghera, ha proposto una delibera poi approvata in Giunta. “Roma, come è noto, non ha raggiunto l’autosufficienza per la gestione dei flussi di rifiuto indifferenziato e l’anno giubilare appena inaugurato comporterà un grande sforzo per tutta la macchina organizzativa” – ha spiegato Ghera – “Per questi motivi, abbiamo deciso di accogliere la richiesta del Comune di Roma, approfittando della disponibilità della Regione Abruzzo che dura ormai da dieci anni e a cui va il nostro ringraziamento“.
Per la proroga dell’accordo era ovviamente necessario anche l’ok da parte della Regione Abruzzo, che però è risultato essere una semplice formalità. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha convocato una riunione straordinaria e proposto la proroga fino al 31 dicembre 2015. La proposta è stata approvata dalla Giunta regionale abruzzese: 80mila tonnellate di rifiuti urbani indifferenziati, prodotti da Roma Capitale, saranno trattati presso l’impianto di proprietà di Deco Spa nel Comune di Chieti.
La riunione straordinaria della Giunta regionale dell’Abruzzo, ultimo passaggio prima della chiusura definitiva dell’accordo anche per tutto l’anno 2025, ha previsto anche un’altra serie di passaggi: accertamento della compatibilità ambientale, accertamento delle potenzialità quantitative disponibili dell’impianto di Chieti e determinazione delle condizioni tariffarie a titolo di compensazione ambientale.