Nonostante l’Italia stia facendo molti progressi verso gli obiettivi ambientali europei, ottenendo buoni risultati soprattutto nella gestione dei rifiuti, con una raccolta differenziata sempre più efficace e una riduzione significativa dei rifiuti in discarica, la differenziata non è sufficiente a risolvere il problema degli imballaggi gettati tra i rifiuti, soprattutto per quelli consumati fuori casa come contenitori da asporto, bottiglie in plastica o vetro e lattine.
Una possibile soluzione per risolvere il problema e centrare l’obiettivo imposto dall’Europa, è il DRS-Deposit Return System, ovvero il sistema del deposito cauzionale che mira a incentivare economicamente i cittadini a restituire ai negozianti bottiglie, lattine e tutti gli imballaggi che accompagnano l’acquisto di tanti generi alimentari, e per questa via favorire l’economia circolare, il riutilizzo degli imballaggi e, in ultima analisi, aiutare la transizione ecologica.
Di una rinascita del cosiddetto ‘vuoto a rendere’ se ne è parlato al convegno organizzato alla Camera dei Deputati organizzato dalla campagna A Buon Rendere – molto più di un vuoto con il sostegno del vicepresidente della Camera, Sergio Costa, che ha fortemente rilanciato la strada del deposito cauzionale.
“L’economia circolare è fondamentale per la transizione ecologica e il deposito cauzionale deve essere un pilastro in Italia così come già avviene in Europa. Il tema ormai non è più se farlo, ma come – ha dichiarato il Vicepresidente della Camera dei Deputati, Sergio Costa – le problematiche tecniche si superano e questa mattinata serve proprio ad avviare e consolidare un confronto su questo. Io adesso auspico una convergenza politica trasversale e condivisa tra tutti i partiti. Voglio vedere chi possa mettersi di traverso a una proposta di legge che possiamo depositare dopo averla fatta circolare tra gli stakeholders. È una sfida che lancio a tutto il Parlamento in questa sala che è il tabernacolo della democrazia legislativa”.
In molti Paesi il sistema è già attivo. A gennaio 2025 saranno 18 i Paesi in Europa che avranno adottato questo sistema.
Tra questi, la Slovacchia che ha introdotto il DRS nel 2022 e in solo 2 anni ha raggiunto il 92% di intercettazione. Il materiale raccolto rimane a disposizione dei produttori di bevande, che gestiscono il sistema che viene impiegato esclusivamente per realizzare bottiglie in PET e lattine in un processo di riciclo bottle-to-bottle e can-to-can.
In Italia, però, la proposta non è stata accolta favorevolmente da tutte le fazioni politiche e dal CONAI, il consorzio che si occupa del riciclo degli imballaggi, per il quale più che introdurre il sistema di deposito cauzionale, andrebbe rafforzata la raccolta differenziata.