
Un’unica legge quadro sulla disabilità per la Regione Lazio. L’ha pensata la consigliera regionale e vicepresidente della Commissione Lavoro e Scuola Valentina Grippo, che ha già incardinato la legge e ha avviato due percorsi paralleli di consultazione, uno formale e uno partecipato.
“La legge nasce con l’obiettivo di semplificare la vita delle persone con disabilità affinché possano vivere a pieno quello che è il diritto a una vita autonoma, libera, piena. Le persone che meglio ci possono dire cosa hanno bisogno sono proprio loro, chi vive questa esperienza, le famiglie, le associazioni”, afferma Valentina Grippo, Vicepresidente Commissione Scuola e Lavoro Regione Lazio.
In cosa consiste il doppio percorso di “ascolto” per migliorare la legge? “Dallo scorso giovedì è stata incardinata la legge ed è partito il percorso formale, che è quello di ascolto dei soggetti rappresentativi, sindacati, di chi si occupa di sport paraolimpico e delle associazioni – prosegue – Contemporaneamente abbiamo avviato campagna di ascolto che si chiama “Formidabili”, che si può trovare anche sul mio sito www.valentinagrippo.it e propone una modalità dinamica. Si parla tanto di percorso partecipato di formazione delle leggi e lo stiamo sperimentando davvero”.
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Sul sito è possibile consultare la legge nel dettaglio: “Ci sono tutti gli articoli che evolvono in modo dinamico secondo i suggerimenti delle persone e ai quali ognuno può dare i propri commenti, sia che si tratti di persona con ruolo istituzionale o un cittadino che ha vissuto un’esperienza e pensa che la legge fatta in un certo modo gli avrebbe semplificato la vita” continua Grippo.
Quali sono le novità contenute in questo nuovo strumento legislativo? “La prima cosa è idea di avere un unico contenitore normativo. Tutti i cittadini combattono perché non sanno orientarsi, quale servizio devono erogare gli enti, ancora più vero per le categorie più fragili. L’idea di avere un unico contenitore della legge è un principio di metodo. Poi si entra nel merito” precisa.
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“Io vivo per vita vissuta l’esperienza della disabilità con persone in famiglia e amici che ho conosciuto in questi anni – racconta la consigliera Valentina Grippo – È vero quanto si dice nell’analisi del Censis e dell’OMS sulla disabilità. Gli ostacoli più grandi molto spesso non sono le barriere fisiche ma culturali, strutturali, ambientali, sociali che trova fuori da sé”.
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Da qui l’idea di una nuova legge che possa essere il più completa possibile: “L’obiettivo della legge è proprio quello di abbattere queste barriere, sia architettoniche nelle case e nelle città, dando risorse economiche a chi vuole fare questo tipo di intervento, penso alla messa a norma impiantistica sportiva, le scuole, il lavoro. Pensare a una società in un’ottica di design universale. Una città più a misura di persona sulla sedia a rotelle, ipovedente, bambina, anziano è una società migliore per tutti”, conclude Grippo.