Referendum cittadinanza, raggiunta quota 500mila firme, grazie a un’accelerazione degli ultimi giorni.
Raggiunte le 500mila firme per chiedere il referendum per la cittadinanza. La volata finale è stata tirata da diversi personaggi noti come il cantante Ghali, lo storico Alessandro Barbero e il fumettista Zerocalcare che hanno fatto degli appelli pubblici per la raccolta firme.
Il quesito è stato proposto da Riccardo Magi di +Europa, ad esso hanno aderito alcuni partiti e molte associazioni. Le firme dovevano essere raccolte entro il 30 settembre. Ora, la Corte di Cassazione si dovrà pronunciare sulla validità delle firme e infine la Corte Costituzionale deciderà se il referendum è ammissibile.
Cosa prevede il referendum
Il referendum è abrogativo ovvero mira a cambiare la legge abolendo una parte della legge vigente n° 91 del 1992 che regolamenta il diritto di cittadinanza. Attualmente solo al compimento di 18 anni e potendo dimostrare di avere risieduto per 10 anni legalmente e in modo ininterrotto nel Paese si può fare domanda. La proposta referendaria mira a ridurre da 10 a 5 anni il tempo minimo necessario di residenza legale in Italia per poter fare domanda di cittadinanza.
Modalità di firma
Le firme possono essere raccolte sia nelle piazze dai volontari che nei banchetti registrano gli estremi del documento d’identità sia attraverso la piattaforma pubblica a cui si accede online utilizzando lo Spid o la carta d’identità elettronica. Al termine della procedura online si ottiene un attestato di partecipazione.
2,5 milioni di persone potrebbero beneficiare della nuova normativa
Non potevamo aspettare: questa è stata la più grande giornata di raccolta firme per un referendum della storia Repubblicana.
Siamo a 400mila firme per il #ReferendumCittadinanza. Questo avete fatto, firma dopo firma.
Da domani si ricomincia, per arrivare alle 500.000… pic.twitter.com/Myo6JuWzhQ
— Più Europa (@Piu_Europa) September 23, 2024
Il commento di Riccardo Magi sui social: “Manca lo sprint finale per raggiungere l’obiettivo, ma la spinta fortissima che sta arrivando in queste ore da parte di tantissime personalità del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport e dalle associazioni non può che renderci fiduciosi e orgogliosi per aver messo in campo questa proposta.@Piu_Europa è un piccolo partito ma si batte da sempre per i grandi cambiamenti. E in queste ore stiamo dimostrando a tutti che non solo possiamo farcela a raggiungere l’obiettivo delle 500.000 firme entro il 30 Settembre, ma anche che insieme possiamo e dobbiamo costruire un’alternativa credibile a partire da queste proposte concrete.”
Le principali proposte avanzate dai partiti
Il dibattito sulla legge di cittadinanza viene riproposto ciclicamente dalla politica italiana che si schiera per diversi principi guida: lo Ius sanguinis, Ius soli o Ius scholae.
Lo Ius Sanguinis prevede che la cittadinanza si erediti da almeno uno dei genitori naturali o adottivi.
Lo Ius Soli è un principio che riconosce la cittadinanza a chi è nato o ha vissuto in un Paese per un certo periodo di tempo. Negli Stati Uniti vige uno Ius Soli assoluto per cui basta nascere nel Paese per diventare immediatamente cittadino, anche se i genitori non vi hanno mai vissuto e se il neonato lascia subito il Paese.
In Italia nel 2015 è stata presentata dal Pd una proposta di Ius Soli temperato; un bambino nato in Italia sarebbe diventato cittadino italiano se almeno uno dei due genitori (proveniente dall’Unione europea) avesse provato di risiedere in Italia da almeno 5 anni. In caso di genitore proveniente da Paese non Ue vi erano altri requisiti di reddito, conoscenza della lingua italiana e alloggio.
L’ultima proposta in ordine di tempo rilanciata da Forza Italia questa estate consiste nello Ius Scholae, una cittadinanza legata all’essere arrivati in Italia prima dei 12 anni e avere ultimato alcuni cicli scolastici.