Si chiama Sluishuis il nuovo quartiere galleggiante di Amsterdam. Un passo verso l’adattamento ai cambiamenti climatici e l’autosufficienza energetica
Ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, è tutto pronto per accogliere i primi inquilini del nuovo condominio-quartiere galleggiante della città.
Si chiama Sluishuis, è stato progettato dallo studio di architettura danese Bjarke Ingels Group (BIG) e lo studio olandese Barcode Architects, costruito sul lago artificiale Ijsselmeer (meglio noto come IJ) ed è un esempio di autosufficienza energetica e un tentativo di adattamento al clima che cambia.
Costruito su una piattaforma sul lago artificiale, il quartiere galleggiante dal design unico è stato progettato per ospitare 442 appartamenti.
Sluishuis è uno degli edifici più sostenibili tra quelli progettati e costruiti negli ultimi decenni. Il consumo energetico per quanto riguarda riscaldamento, ventilazione ed illuminazione è completamente soddisfatto dagli oltre 2mila pannelli solari posti in copertura. Inoltre la presenza di giardini verdi pensili agisce come isolante rispetto al clima esterno.
Inoltre, progettato direttamente sull’acqua, rappresenta un esempio di come potrebbero essere le abitazioni nei prossimi decenni quando il mondo intero dovrà fare i conti in maniera prepotente con le conseguenze dell’innalzamento dei mari dovuti al riscaldamento globale.
Intanto, però, Sluishuis è pronto ad accogliere i primi ospiti. Per molto il nuovo quartiere è una manna dal cielo in una città in perenne crisi abitativa. Il mega condominio galleggiante è stato pensato per ospitare diverse tipologie di persone con altrettanto diverse esigenze. E quindi accanto agli appartamenti più grandi e spaziosi adatti alle famiglie ci sono anche soluzioni abitative più piccole e meno costose per single e studenti.