Quante microplastiche ingeriamo? I ricercatori della University of British Columbia hanno sviluppato un’app per misurarle.
Le nano e microplastiche sono frammenti di plastica che si trovano ormai ovunque e negli anni hanno contaminato sempre di più il nostro organismo. Numerosi studi hanno rilevato questi minuscoli frammenti negli organi umani, come il cervello, dove negli ultimi otto anni la loro presenza è addirittura raddoppiata.
Le microplastiche si sono infiltrate in ogni aspetto della vita quotidiana: si trovano negli imballaggi, negli indumenti, nei cosmetici persino nella carta igienica e nel cibo. Proprio quest’ultimo è il principale veicolo di contaminazione dell’organismo.
Ma come capire quante microplastiche contiene il nostro corpo? Ci pensa un’app. Le particelle che si creano dalla degradazione di prodotti in plastica (come lunchbox, tazze, bottiglie usa e getta) potranno essere rilevate grazie ad un dispositivo che funziona con uno smartphone abbinato ad un’app.
Lo strumento portatile e a basso costo è stato ideato dai ricercatori della University of British Columbia, in Canada. Di solito, per rilevare le microplastiche servono strumenti costosi e personale specializzato. Il team della dott.ssa Tianxi Yang voleva rendere il rilevamento più rapido, più accessibile e affidabile. Così è nata una piccola scatola biodegradabile stampata in 3D con un microscopio digitale wireless, una luce LED e un filtro di eccitazione.
Il team di ricercatori ha testato bicchieri monouso in polistirene, che sono stati riempiti con 50 ml di acqua distillata bollente lasciata raffreddare per 30 minuti. Le particelle di plastiche rilasciate dal bicchiere – centinaia di milioni – erano di dimensioni nanometriche, circa un centesimo della larghezza di un capello umano e anche più piccole.
Microplastiche, come funziona l’app per misurarle
Lo strumento, che funziona con uno smartphone o un altro dispositivo mobile, ha bisogno solo di un piccolo campione liquido (meno di una goccia d’acqua) e fa brillare le particelle di plastica sotto la luce LED verde nel microscopio per misurare la quantità di microplastiche. L’app consente di avere risultati rapidi e facili da leggere, sia per un tecnico di laboratorio che per una persona non addetta ai lavori.
“Questa nuova tecnica consente di rilevare queste plastiche in modo rapido ed economico, contribuendo così a proteggere la nostra salute e gli ecosistemi”, ha spiegato la dott.ssa Tianxi Yang.
Un altro aspetto innovativo del lavoro dei ricercatori è il basso costo dei test: “La lettura mostra se sono presenti plastiche e in quale quantità. Ogni test costa solo 1,5 centesimi”, ha affermato Haoming (Peter) Yang, coautore della ricerca.
Al momento, lo strumento è calibrato per misurare il polistirene, ma l’algoritmo può essere modificato per rilevare altri tipi di microplastiche, come polietilene o polipropilene.
How much microplastic are you drinking?
A new @UBCLFS tool can now tell you in minutes.
Learn how it works here: https://t.co/iTAnqFXtJY pic.twitter.com/ZHsZ1ebpbx
— University of British Columbia (@UBC) August 27, 2024