In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) Qualità dell’aria, giro di vite dell’Ue sui limiti per gli inquinanti; 2) Energia, nel 2023 meno dipendenza dall’estero e più rinnovabili; 3) Stop all’inquinamento da plastica entro il 2040; 4) Festa del Cinema, da Acea una rassegna sull’acqua
In questo numero del Tg Ambiente, realizzato in collaborazione con Italpress:
1) Qualità dell’aria, giro di vite dell’Ue sui limiti per gli inquinanti: Via libera definitivo dell’Unione Europea alla nuova Direttiva sulla qualità dell’aria, che allinea le norme europee alle linee guida più recenti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). I ministri dell’ambiente riuniti a Lussemburgo hanno confermato l’accordo politico raggiunto a febbraio con l’Eurocamera sulla revisione della direttiva con la sola astensione di Malta. La Direttiva introduce limiti più severi per gli inquinanti con il maggiore impatto sulla salute – come il particolato fine (PM2,5 e PM10), il biossido di azoto (NO2), il biossido di zolfo (SO2), il benzo(a)pirene, l’arsenico, il piombo e il nickel e stabilisce standard specifici per ognuno di essi. In linea generale i valori annuali dei principali inquinanti dovranno essere più che dimezzati entro il 2030. La nuova direttiva garantisce inoltre “un accesso equo alla giustizia”, stabilendo che gli Stati membri debbano garantire ai cittadini il diritto di richiedere e ottenere un risarcimento, quando la loro salute è stata danneggiata a causa di una violazione delle norme sulla qualità dell’aria stabilite dalla norma. Gli Stati membri avranno due anni dopo l’entrata in vigore per recepire la direttiva nel diritto nazionale. Entro il 2030, la Commissione europea rivedrà gli standard di qualità dell’aria e successivamente ogni cinque anni, in linea con le ultime prove scientifiche.
2)Energia, nel 2023 meno dipendenza dall’estero e più rinnovabili: Meno dipendenza dagli approvvigionamenti esteri e più rinnovabili, in un contesto di contrazione dei consumi di energia da parte delle famiglie italiane. E’ la fotografia che emerge dalla Relazione Annuale sulla Situazione energetica nazionale, realizzata dal Mase. I dati, riferiti al 2023, evidenziano una riduzione della dipendenza del nostro Paese dall’estero. La quota di importazioni nette rispetto alla disponibilità energetica lorda scende dal 79,2% del 2022 al 74,6% dello scorso anno. Forte il calo anche nelle importazioni di combustibili solidi, di energie rinnovabili e bioliquidi e di gas naturale. Meno marcato il contenimento dell’import netto di petrolio e prodotti petroliferi, con una flessione del 2,5% compensato da una crescita del 15% dell’import netto di energia elettrica. La produzione nazionale è in crescita grazie soprattutto all’aumento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili. In continuità con gli anni precedenti, le fonti rinnovabili di energia nel 2023 hanno trovato ampia diffusione in tutti i settori di utilizzo: dall’elettrico, con le fonti solare ed eolica in progressiva crescita, al termico trainato principalmente dalla diffusione delle pompe di calore, ai trasporti con biocarburanti e biometano.
3) Stop all’inquinamento da plastica entro il 2040: Con una combinazione di politiche ambiziose e coordinate a livello globale è possibile ridurre l’inquinamento da plastica del 96% entro il 2040. Senza invece, la produzione e l’uso di plastica aumenteranno del 70% entro la stessa data, passando da 435 milioni di tonnellate nel 2020 a 736 milioni nel 2040. È la previsione del rapporto OCSE ‘ Scenari politici per eliminare l’inquinamento da plastica entro il 2040’ in cui si evidenzia che questo scenario comporterebbe un aumento del 50% dei rifiuti gestiti in modo inadeguato, con gravi conseguenze per l’ambiente – tra cui una crescita del 40% del rilascio di plastica nei fiumi, oceani ed altri ecosistemi. La crescita del consumo di plastica non sarà limitata solo ai paesi industrializzati membri dell’Ocse, ma riguarderà in particolare le economie emergenti in regioni come l’Asia, l’Africa subsahariana e l’America Latina, dove l’industrializzazione e la modernizzazione spingono verso un maggiore utilizzo di questo materiale versatile ma problematico. A questo quadro allarmante però l’OCSE risponde suggerendo un’ambiziosa politica di gestione globale. Il documento chiede infatti politiche ambiziose come tasse sulla plastica e sugli imballaggi, e implementare interventi mirati a ridurre l’inquinamento da microplastiche e alle emissioni di gas serra correlate. Inoltre, viene incoraggiata la creazione di criteri di eco-progettazione e standard di prodotto, di divieti su certi tipi di plastica monouso, programmi di responsabilità estesa del produttore.
4) Festa del Cinema, da Acea una rassegna sull’acqua: Un rapporto viscerale lega l’acqua all’immaginario del cinema e Roma, Regina Aquarum e capitale della tradizione acquedottistica, è il luogo ideale per celebrare questo legame. Per questo ACEA, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e la Fondazione Cinema per Roma, ha presentato alla Casa del Cinema il contest “I mille volti dell’acqua”, e la retrospettiva “Gocce di cinema” due iniziative nate nell’ambito della XIX edizione della Festa del Cinema di Roma, al via dal 16 ottobre, per raccontare l’elemento acqua attraverso lo sguardo di giovani videomaker e grandi registi.