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Taranto, stop alla coltivazione di cozze straniere per tutelare la specie locale

Taranto, stop alla coltivazione di cozze straniere per tutelare la specie locale

Lo ha previsto un’ordinanza del sindaco, Rinaldo Melucci: “Una misura necessaria a preservare la tipica biodiversità del Mar Piccolo di Taranto”.

Nel Mar Piccolo, a Taranto, in Puglia, potranno essere coltivate soltanto cozze nere locali, mentre saranno banditi i mitili di altri territori italiani o esteri. Lo ha previsto un’ordinanza del sindaco, Rinaldo Melucci, per tutelare la specie. Proprio in questi ultimi mesi le cozze nere di Taranto sono tornate protagoniste delle tavole italiane dopo il riconoscimento di presidio “Slow Food“. Il provvedimento del Primo Cittadino ha anticipato oltretutto il nuovo “Piano Comunale delle Coste” in via di approvazione.

Si tratta di una misura necessaria a preservare la tipica biodiversità del Mar Piccolo che integra le attività di sostegno ai produttori locali. Abbiamo lavorato faticosamente al riconoscimento del presidio “Slow Food” della cozza nera tarantina, ma serviva un’azione ancora più mirata per impedire contaminazioni che incidessero sul delicato ecosistema di quell’area, ma anche sui principi di una sana concorrenza tra produttori“, ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci.

Durante la scorsa estate, a Taranto, le cozze stavano morendo a causa del surriscaldamento del mar Mediterraneo sempre più bollente. Le acque del golfo della cittadina pugliese hanno superato, infatti, già i +5°C sopra la media, con un costante aumento quasi inarrestabile.

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