Produzione agricola, vino, agroalimentare, pesca – Agrifood Magazine

Tabella dei Contenuti

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con Italpress: 1) L’Ue sblocca 90 milioni di aiuti italiani alla produzione agricola; 2) Pesca, bilaterale Italia-Francia per strategie comuni; 3) Vini, l’export italiano conferma la leadership mondiale; 4) Accordo Qualivita-MICO per formare gli ambasciatori dell’agroalimentare

 

In questo numero di Agrifood Magazine, realizzato in collaborazione con TeleAmbiente:

1) L’Ue sblocca 90 milioni di aiuti italiani alla produzione agricola: La Commissione europea ha approvato lo schema di aiuti di stato varato dal governo italiano di 90 milioni di euro per promuovere la produzione agricola primaria, la trasformazione e la commercializzazione di prodotti agricoli. Il programma, durerà fino al 31 dicembre 2029 e ha l’obiettivo di riorganizzare le filiere agricole a livello locale per creare migliori relazioni di mercato e vantaggi per il settore agricolo in termini di reddito, resilienza, sostenibilità e innovazione. Nello specifico, il regime consentirà alle aziende situate in un distretto alimentare di identificare le proprie esigenze e di essere supportate sulla base di un ‘contratto di distretto’ con il Ministero dell’Agricoltura della Sovranità alimentare e delle Foreste. Gli aiuti saranno in forma di sovvenzioni dirette e servizi agevolati e, secondo le stime Ue, andranno a beneficio di 250-300 beneficiari, il 99% dei quali dovrebbe essere costituito da micro, piccole e medie imprese. Il regime fornirà sostegno agli investimenti, consentendo al contempo ai produttori di partecipare a regimi di qualità, azioni di conoscenza e informazione, servizi di consulenza, nonché misure di cooperazione e promozione. La Commissione, ha ritenuto il regime necessario e appropriato per incoraggiare gli investimenti e le azioni pertinenti a sostegno delle aziende attive nel settore agricolo a livello locale. Si tratta, inoltre – ha spiegato la Commissione – di un regime proporzionato in quanto è limitato al minimo necessario e avrà un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri.

2) Pesca, bilaterale Italia-Francia per strategie comuni: Monitorare l’evoluzione dei negoziati relativi alle opportunità di pesca per il 2026, anticipando eventuali criticità e definendo strategie comuni anche con la Spagna. Questo il tema del bilaterale tra il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e la ministra della Transizione Ecologica, della Biodiversità, delle Foreste, del Mare e della Pesca della Repubblica francese, Agnès Pannier-Runacher. L’incontro è stato l’occasione per riaffermare il positivo dialogo tra i due Stati, in particolare nella collaborazione per la ricerca di soluzioni condivise su tematiche di interesse comune. Tra gli altri temi affrontati, la lotta alla pesca illegale, per la quale è necessario un impegno congiunto e determinato per non compromettere la sostenibilità delle risorse ittiche e la competitività delle marinerie. Sul fronte dell’acquacoltura, è stato ribadito l’impegno nella difesa del settore, in particolare per la pesca dello storione.

3) Vini, l’export italiano conferma la leadership mondiale: Il 2023 ha confermato la leadership dell’Italia per l’export vinicolo in volume davanti alla Spagna e il secondo miglior piazzamento in valore dopo la Francia, con un rafforzamento del suo ruolo soprattutto nel segmento degli spumanti. I dati positivi del 2024 sono in controtendenza rispetto alla dinamica mondiale. È quanto emerge dal report realizzato da Ismea, che offre un’analisi delle principali variabili strutturali e di mercato del vino italiano, delineando le sfide attuali e del prossimo futuro. È in corso un riassetto generale del tessuto produttivo vinicolo, con la crescita dimensionale delle aziende e un profondo processo di rinnovamento, grazie alla misura di supporto alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti, che ha riguardato complessivamente 330 mila ettari, quasi la metà dell’attuale patrimonio viticolo. In Italia il settore si conferma come uno dei più dinamici all’interno del panorama agroalimentare italiano, nonostante il momento di rallentamento della domanda globale. Tra i nuovi fattori che guidano l’evoluzione dei consumi di vino: il maggiore interesse per gli spumanti e per i vini a basso contenuto alcolico, la minore domanda di vini rossi, un’attenzione crescente alla salute e alla sostenibilità ambientale.

4) Accordo Qualivita-MICO per formare gli ambasciatori dell’agroalimentare: Rafforzare il legame tra formazione accademica, tutela delle produzioni certificate e valorizzazione del patrimonio enogastronomico e turistico italiano. È l’obiettivo della nuova collaborazione istituzionale avviata tra l’Università per stranieri di Perugia, attraverso il corso di laurea “Made in Italy, Cibo e Ospitalità” (MICO) e la Fondazione Qualivita. Il percorso formativo porta alla formazione di una figura professionale altamente qualificata, capace di coniugare la cultura del Made in Italy agroalimentare di qualità con competenze specifiche nei settori dell’ospitalità e del turismo. Nell’ambito del percorso, il contributo di Qualivita riguarderà in particolare i prodotti Dop Igp e il Turismo Dop, avvalendosi della collaborazione dei principali Consorzi di Tutela italiani, tra cui quelli di Mozzarella di Bufala Campana Dop, Aceto Balsamico di Modena Igp, olio Riviera Ligure Dop, Burrata di Andria Igp, Prosciutto di Parma Dop. Il corso di laurea MICO, si pone l’obiettivo di professionisti in grado di promuovere e valorizzare la specificità e l’eccellenza dello stile italiano nel mondo. I laureati di questo corso, saranno dei veri e propri “ambasciatori del Made in Italy”, con un approccio interdisciplinare e sistemico che integra competenze culturali, tecniche, manageriali e scientifiche nei settori del cibo, del turismo e dell’ospitalità.

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