procida watersurface mostra inquinamento marino

Le migliori opere di Nicholas Samaras, Pasquale Vassallo e Guido Villani. Ingresso gratuito.

Una mostra ideata per mettere in risalto il tema dell’inquinamento ambientale. E in particolare, l’inquinamento da plastica nei mari e negli oceani: un problema globale, che riguarda anche l’Italia e il Mediterraneo.

 

 

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Si chiama Watersurface ed è una mostra allestita a Procida, capitale italiana della cultura 2022. La sede è il Porticciolo della Chiaiolella: appuntamento giovedì 4 agosto, alle 19, per l’inaugurazione. La mostra proseguirà fino al 31 dicembre.

L’ingresso è gratuito: sarà possibile vedere le opere di tre grandissimi fotografi subacquei di fama internazionale. Nicholas Samaras, Pasquale Vassallo e Guido Villani hanno messo a disposizione le loro opere, scatti molto suggestivi che mettono l’osservatore di fronte alle drammatiche conseguenze dell’inquinamento marino.

 

 

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Lo scopo è quello di sensibilizzare la cittadinanza su un tema molto noto ma troppo spesso sottovalutato. Eppure i dati sono drammatici, in tutto il mondo.

 

 

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Solo nel Mediterraneo, secondo la ricerca Beach Litter di Legambiente, ci sono circa 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di costa. Un dato ancora più grave in Italia, dove la media sale a 834 rifiuti per 100 metri di costa.

La plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto. Sui litorali e sui fondali ci sono 134 specie animali diverse (pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini) che sono vittime dell’ingestione di plastica.

Entro il 2025, negli oceani per ogni tre tonnellate di pesce ci sarà una tonnellata di plastica. La tendenza è in costante aumento e si stima che entro il 2050 ci sarà più plastica che pesce.

E nel Pacifico, l’isola di plastica che galleggia tra California e Hawaii è sempre più grande: la sua superficie è di 1,6 milioni di km², oltre 400.000 volte quella dell’isola di Procida.