Primo giorno di scuola 2024, le date per tutte le Regioni

La prima a ripartire è Bolzano il prossimo 5 settembre, mentre si chiude il 16 settembre con Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana

Il primo giorno di scuola è una data cruciale per gli studenti e le studentesse d’Italia, che si preparano ad affrontare il nuovo anno scolastico. Come sempre le date di inizio variano da regione a regione, sulla base alle deliberazioni regionali.

La data del primo giorno di scuola 2024

La prima a partire sarà a provincia di Bolzano il prossimo 5 settembre, seguita dalla provincia autonoma di Trento il 9 settembre. L’11 settembre sarà la volta di sei regioni: Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Il 12 settembre suonerà la campanella per gli studenti di Campania, Lombardia, Molise e Sardegna. Infine, il 16 settembre torneranno a scuola gli alunni di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Puglia e Toscana. La chiusura degli istituti, invece, è stata fissata tra il 7 e il 13 giugno, anche qui con differenze in base alla regione.

Le spese da affrontare per il nuovo anno scolastico

Non solo gli studenti, ma anche i genitori devono pensare al ritorno a scuola dei loro figli. In particolare devono concentrarsi sull’acquisto dei libri scolastici e del materiale necessario per affrontare l’anno. Tuttavia anche quest’anno i prodotti dedicati alla scuola subiscono aumenti di prezzo. A decretarlo è l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, secondo cui i costi del materiale scolastico registrano un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico ammonterà quest’anno a circa 647,00 euro per ciascun alunno. Le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley, per evitare di portare pesi eccessivi sulle spalle. Secondo l’Osservatorio acquistando online si risparmia circa il 20% rispetto all’acquisto nelle cartolibrerie, ma in ogni caso si tratta di una spesa onerosa, che costringe le famiglie a ricorrere sempre di più al riutilizzo del materiale degli anni passati o allo scambio tramite i social media.

I libri di testo

Non solo materiale scolastico: i libri di testo sono un’altra spesa notevole che le famiglie si ritrovano ad affrontare ogni anno. Sempre secondo l’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%. Quest’anno si segnala poi un aumento dei costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie. Anche in questo caso, ricorrendo ai libri usati, si risparmierebbe oltre il 28%. Alle spese per materiali e libri si devono poi aggiungere quelle per gli strumenti tecnologici, ormai indispensabili per gli studenti. Per questi dispositivi si arriva a spendere 413,44 euro, con un rincaro del +5% rispetto al 2023.