PrimariePd. Nicola Zingaretti vince le Primarie del Partito Democratico. La vittoria del governatore del Lazio
contro Maurizio Martina e Roberto Giachetti e’ netta e va oltre ogni previsione.
Ora voltiamo pagina, grazie a voi!
Pubblicato da Nicola Zingaretti su Domenica 3 marzo 2019
Con un’affluenza oltre il milione e settecentomila votanti, il governatore del Lazio ha ottenuto
circa il 70 per cento, oltre un milione di preferenze, largamente al di sopra della maggioranza necessaria del 50% piu’ uno.
“Un risultato straordinario, piu’ votanti delle ultime Primarie – esulta Zingaretti -. Viva la democrazia italiana!”.
Primarie per l’Italia, le aveva ribattezzate.
“Non saro’ un capo, ma il leader di una comunita‘ – dice nel primo discorso in mezzo alla festa dei suoi a Roma -. Grazie all’Italia che non si piega e che vuole arginare un governo illiberale e pericoloso”.
Zingaretti dedica la vittoria a Greta, la ragazza svedese che lotta contro i cambiamenti climatici, ai poveri e ai giovani disoccupati. Promette un Pd inclusivo, “aperto a una nuova alleanza” di centrosinistra.
“I delusi sono tornati e torneranno”, assicura, “stavolta non possiamo deluderli“.
La sua leadership viene riconosciuta da tutti i big del partito, a iniziare dagli altri candidati.
Roberto Giachetti, terzo con il 12% ufficioso, chiama Zingaretti e si complimenta.
“Altro che macerie“, dice sottolineando l’alta partecipazione.
“Buon lavoro Segretario!- twitta Maurizio Martina, intorno al 18% -. Da oggi sempre piu’ #fiancoafianco nel PD per l’Italia”.
“Quella di Nicola Zingaretti e’ una vittoria bella e netta. Adesso basta col fuoco amico – lo saluta Matteo Renzi, il convitato di pietra -: gli avversari politici non sono in casa ma al Governo”.
Dall’ex Rottamatore la promessa di evitare il “fuoco amico” del quale si e’ sentito a lungo vittima lui stesso. Nel pomeriggio, parlando gia’ quasi da segretario in pectore, Zingaretti aveva detto: “Sono contento di queste lunghe file in tutti i Comuni italiani, avevo chiesto fiducia e passione come i grandi punti di ripartenza. Ora sta a noi non tradire questa fiducia, e se tocca a me giuro che non la tradiro mai”.
E a lui tocchera’ tentare di risollevare il Pd gia’ in vista della difficile sfida delle Europee.
Finora Zingaretti ha sempre vinto le elezioni alle quali si e’ presentato: dal consiglio comunale di Roma all’Europarlamento, dalla presidenza della Provincia di Roma a quella della Regione Lazio, dove e’ stato rieletto lo scorso marzo mentre il Pd si inabissava, fino alla segreteria.
In via dei Cerchi, accanto al Circo Massimo, militanti e volontari si mischiano ai parlamentari che hanno sostenuto il candidato; tra loro la coordinatrice della mozione Paola De Micheli, Gianni Cuperlo, Francesco Boccia – ex candidato -, il ‘grande elettore’ Dario Franceschini, che con la sua AreaDem ha spostato parecchi voti.
Zingaretti diventa segretario di un partito, il principale di opposizione nonostante tutto, che a un anno meno un giorno dal tracollo delle politiche del 4 marzo sembra dare un segno di vitalita’ e alle Primarie porta al voto quasi un milione e ottocentomila persone.
Fin dalla mattina si sono viste file in molti dei circa 7.500 seggi allestiti in circoli e gazebo, tanto che in molti casi si e’ dovuto tenere aperta la ‘sezione’ oltre le 20 per permettere a tutti di votare.
L’ultima volta, per la rielezione di Renzi, avevano partecipato alle Primarie circa 1,8 milioni di persone, ma era un altro Pd e l’affluenza di oggi non era scontata.
I maggiorenti del partito hanno votato nelle rispettive citta’: tra i candidati, Zingaretti e Giachetti a Roma, Martina a
Bergamo. Renzi, ultimo a essere eletto, ha votato a Firenze andando al seggio in vespa.
A Roma ha votato Paolo Gentiloni, che con Zingaretti potrebbe diventare presidente del Pd e forse anche candidato premier. Molti gli uomini di spettacolo visti ai gazebo, tra cui Roberto Benigni, Paolo Virzi’, Nanni Moretti, Francesco Guccini, Renzo Arbore e Stefania Sandrelli, tra gli altri. Tutti ora a guardare cosa portera’ il nuovo leader.