Premio Demetra 2024, Danilo Selvaggi vince con ‘Rachel dei pettirossi’ nella categoria saggistica

Chi era Rachel Carson? E perché è considerata la madre dell’ambientalismo moderno?

Lo racconta Danilo Selvaggi, direttore generale della Lipu, la Lega Italiana Protezione Uccelli, nel suo libro ‘Rachel dei pettirossi’, vincitore – per la categoria saggistica – della quarta edizione del Premio Demetra, il riconoscimento nazionale dedicato ad autori ed editori indipendenti che trattano e approfondiscono nelle proprie opere temi legati a ecologia, ambiente, cambiamento climatico, ricerca scientifica, transizione ecologica, e anche alla scoperta e all’impiego di nuove tecnologie.

Promosso da Comieco (Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli imballaggi Cellulosici) quale gran finale del festival isolano, il Premio Demetra rappresenta anche un osservatorio della importante crescita del numero delle opere di tematiche ambientali pubblicate nel nostro Paese e di anno in anno infatti il numero dei titoli in concorso è andato costantemente in crescita.

La Giuria, composta da Ermete Realacci (Presidente), Duccio Bianchi (Responsabile scientifico), Ilaria Catastini (Editore), Giorgio Rizzoni (Elba Book) e Paolo Barcucci (Curatore di mostre), ha selezionato le opere vincitrici tra più di 70 opere in concorso, tracciando un percorso di ricerca e divulgazione virtuoso e di eccellenza nel panorama delle tematiche ambientali ed ecologiche di opere che hanno saputo raccontare attraversando i diversi generi letterari e differenti tipi di pubblico uno dei più importanti e brucianti aspetti dell’attualità.

Direttore, cosa l’ha spinta a scrivere questo libro dedicato a Rachel?

“Primavera silenziosa, il libro di Rachel Carson del 1962 è una pietra miliare della storia dell’ambientalismo, anzi di più. Può essere considerato l’origine dell’ambientalismo moderno, cioè l’inizio delle politiche ambientali e quindi dell’idea che la natura deve essere al centro della programmazione, al centro delle politiche generali. Quindi, quello di Rachel Carson è veramente un nome leggendario ed è un’opera veramente leggendaria, però, ciò nonostante, in Italia non c’era ancora un libro specificamente dedicato a questa scrittrice, questa scienziata e ho provato a dare il mio contributo per rimediare a questo piccolo grande problema. Questo libro vuole essere un contributo a che questa figura così importante per l’ambientalismo e per la cultura possa essere di più meglio conosciuta”.

Il 1970 possiamo definirlo un anno molto importante, Rachel infatti ha ispirato il concetto alla base della giornata della terra

“Sì esatto, ha contribuito perché la giornata della terra venne istituita sulla base di un pensiero, di un principio, che è il principio dell’armonia con la natura. Rachel Carson non si limitava, diciamo, a denunciare questo controllo della natura, questa idea che ha appena la natura si ribella, ecco noi interveniamo con i veleni, con i pesticidi, eccetera. Non solo questo, lei diceva ‘abbandoniamo questo pensiero. E sposiamo invece un pensiero di armonia con la natura, di condivisione del pianeta con la natura. Questo fu alla base della prima giornata, anzi dell’istituzione della giornata della terra, la cui prima edizione fu appunto nell’aprile del 1970 e da allora questo evento molto bello mondiale è andato avanti fino ai giorni nostri”.