Torna accessibile dopo 13 anni l’isola Dino, situata lungo la costa nord occidentale del Tirreno, di fronte al comune di Praia a Mare, più precisamente davanti a Capo dell’Arena.
L’isola si estende per circa 50 ettari. Il punto più alto da raggiungere è di circa 100 metri di altezza, da dove si potrà godere della vista di Praia a Mare e dell’intero Golfo di Policastro. L’erosione sulle rocce calcaree ha dato vita a molte grotte, tra le quali quella del monaco e delle sardine, dove sono presenti stalagmiti, delle cascate, del leone e infine quella azzurra, che è la più grande.
Particolarmente affascinante è la Grotta Gargiulo, accessibile sono ai subacquei più esperti, che si apre a 18 metri sotto la superficie del mare e si estende nelle profondità dell’isola per alcune decine di metri, completamente sommersa.
“L’isola Dino è un micromondo, circa 40 ettari, ci sono specie di animali diversi, di volatili, gabbiani ma anche un passaggio di uccelli migratori. Sotto al punto più alto dell’isola, che si chiama frontone – spiega Francesco Lagatta del WWF Terre di Parchi Lucani – ci sono le praterie di gorgonie. Inoltre l’isola è un giardino botanico a cielo aperto, ci sono oltre 250 specie tra piante e fiori e la più importante è la primula palinuro, ma c’è anche la palma nana, il mirto, tutta la macchia mediterranea in un’isola di circa 40 ettari”.
L’isola è molto ricca anche di posidonia oceanica.
“Una pianta endemica del nostro mare, la posidonia oceanica, presente in tantissime praterie nel nostro territorio, sia su roccia che su sabbia, sono tantissime. Questa pianta – ha spiegato Valentina Paduano, WWF Terre di Parchi Lucani – fatta di fusto, foglie e radici, oltre a fornire ossigeno al nostro mar mediterraneo, blocca in molti casi l’erosione delle nostre spiagge che è continua. Fermandosi sulle nostre spiagge, blocca la sabbia attraverso le sue foglioline, creando nuovi pezzi di spiaggia, limitando l’erosione”.
Le visite guidate alla scoperta delle bellezze naturalistiche che l’isola offre saranno gestite dalle associazioni WWF Calabria Citra e WWF Terre di Parchi Lucani.