POPUP HOUSE, LA CASA MODULARE, PASSIVA E AMICA DELL’AMBIENTE

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PopUp House. Di Valeria Franceschini. La casa del futuro si chiama PopUp House, ed è stata progettata da un startup francese per essere economica, di rapida costruzione e soprattutto ecologica.

Modulare e completamente personalizzabile, la PopUp House è costruita in materiale 100% riciclabile e può essere montata e smontata facilmente con il solo ausilio di un cacciavite e di mani esperte. Composta da pannelli prefabbricati e studiata per essere particolarmente isolante, la PopUp House può definirsi una casa ad architettura bioclimatica, ovvero pensata per essere quasi completamente autosufficiente dal punto di vista termico. I materiali impiegati, per la costruzione dei pannelli, impediscono alla temperatura esterna di interferire con il clima creatosi all’interno dell’edificio, evitando eventuali dispersioni di calore o surriscaldamenti eccessivi. Il polistirene espanso (EPS) rivestito in grafite garantisce un isolamento termico ideale, fino al 20% migliore rispetto al comune EPS bianco. Mentre l’elevata resistenza meccanica è garantita dai panelli di legno LVL che a parità di prestazioni con cemento e acciaio presenta un peso inferiore che aiuta nelle operazioni di montaggio e smontaggio della struttura. La passività dell’edificio permette di ridurre di molto, se non addirittura annullare, la necessità di usare un climatizzatore, con evidenti vantaggi per la bolletta e per la salute del pianeta.

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La PopUp House, oltre ad essere studiata per resistere a condizioni climatiche estreme, è facile da costruire e l’intero processo di progettazione e montaggio può richiedere pochi mesi. Il prezzo di questi piccoli gioielli, disponibili in diversi modelli, è particolarmente vantaggioso (1.750 euro al metro quadro calpestabile, IVA inclusa) e in caso di demolizione dell’edificio tutto il materiale utilizzato per la costruzione può essere riciclato.

Tutto iniziò nel 2013 quando, Yves Lozachmeur, dirigente della società Verizon Business, brevettò per la prima volta questo innovativo modello di abitazione nella città di Aix in Provenza. Successivamente, nel 2015, venne fondata la startup francese PopUp House. Ad oggi, a più di due anni di attività, sono ben 250 le case costruite secondo questo modello, sia in Francia che all’estero. In Italia sono state già costruite due abitazioni in stile PopUp, a Roma e Milano. La startup per i progetti all’estero si avvale di partner locali qualificati al fine di garantire la qualità di ogni struttura costruita sotto il marchio PopUp House. Yves Lozachmeur descrive così la modalità organizzativa della sua azienda: «Scegliamo il partner locale più qualificato e tutti e tre, insieme al cliente, progettiamo la casa dei suoi sogni nel rispetto del budget di cui dispone. Siamo gli unici distributori del nostro sistema di costruzione. Lo mettiamo a disposizione dei costruttori competenti e formati per rispondere al meglio ai bisogni dei nostri clienti. Gli architetti che raccomandiamo sono pratici della nostra tecnica ma c’è sempre la possibilità per il cliente di portarsi dietro il proprio architetto. In questo caso, provvediamo noi a dargli qualche dritta per progettare una casa PopUp bioclimatica, ad alta efficienza energetica, a debole impronta di carbonio e accessibile al più gran numero».

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Per maggiori info: https://www.popup-house.com/it/

 

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