Le alluvioni recenti in Emilia Romagna e l’aumento degli eventi climatici estremi in tutta Italia spingono il governo Meloni a valutare polizze casa obbligatorie per proteggere le abitazioni. Ma la proposta divide il governo e suscita critiche dalle opposizioni
Le devastanti alluvioni che hanno colpito di recente l’Emilia-Romagna e le Marche continuano a preoccupare il governo Meloni. Non solo perché l’emergenza meteo non è ancora terminata e per la necessità di gestire i soccorsi e la ricostruzione, ma anche per la consapevolezza che eventi meteo estremi di questo tipo saranno sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
Per questo motivo il governo sta studiando la possibilità di rendere obbligatorio avere un’assicurazione sulla casa contro i danni causati dagli eventi meteo estremi.
L’Italia e la crescente spesa per il post emergenza
A portare sui tavoli di diversi ministeri il dossier sull’obbligatorietà dell’assicurazione sulla casa sono i dati relativi agli ultimi anni.
Il nostro Paese è sempre più soggetto ad eventi meteo estremi. Secondo i dati IVASS (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni), soltanto nel 2023 in Italia ci sono stati 378 eventi climatici estremi con una distribuzione territoriale che vede le regioni del Nord in testa (210 eventi), seguite dal Centro (98 eventi) e dal Sud (70 eventi).
Rispetto al 2021 si tratta di un aumento del numero di eventi meteo estremi del 55%.
Eventi che causano danni economici ingenti. Nel 2023 il costo totale derivante da fenomeni naturali estremi ammontava a 16 miliardi di euro. Il 22% in più rispetto all’anno precedente.
Gli eventi meteo estremi sono una conseguenza diretta del riscaldamento globale causato – secondo la gran parte degli scienziati – dalle emissioni umane di gas serra. Quindi all’aumentare del riscaldamento globale aumenteranno anche alluvioni, grandinate anomale, tornado e nubifragi. E dunque aumenteranno i danni economici di cui occuparsi.
Da qui la necessità, per il governo italiano, di trovare soluzioni che non svuotino del tutto le casse dello stato.
In Italia poche assicurazioni sulla casa
L’idea di rendere obbligatorie le polizze sulle abitazioni civili è venuta al ministro della Protezione civile Nello Musumeci (che prima ha parlato di obbligatorietà, poi di scelta facoltativa).
Ad oggi solo il 5,1% delle abitazioni private italiane è protetto da una polizza assicurativa che copre gli eventi climatici estremi. Questo nonostante secondo l’ANIA (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) ad essere esposte al pericolo di calamità naturali è ben il 75% delle abitazioni italiane.
Una percentuale troppo bassa che ha preoccupato il ministro Musumeci che ha sollevato la questione dell’obbligatorietà delle polizze.
Assicurazioni obbligatorie sulla casa, governo spaccato
Che ci sia la necessità di trovare una soluzione è chiaro a tutti. Ma le diverse anime del governo Meloni non sono concordi su come agire.
Se da una parte c’è la proposta dell’obbligatorietà delle polizze di Musumeci, dall’altra ci sono il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin (che si è detto scettico) e quello delle Infrastrutture Matteo Salvini (che si è detto contrario).
Lo stesso Nello Musumeci, successivamente, ha fatto un passo indietro parlando di una “fase di avviamento facoltativa e limitata a quelle realtà, cubature, edifici che si trovano in un territorio particolarmente a rischio”.
Netto il no delle opposizioni, da Azione a AVS, che chiedono al governo Meloni di trovare soluzioni che non vadano a gravare sulle finanze degli italiani.
Intanto a partire dal prossimo dicembre entrerà in vigore l’obbligatorietà per le imprese italiane di dotarsi di una polizza contro le eventi meteo estremi. L’estensione di questa obbligatorietà anche alle abitazioni private, dunque, pur non essendo dietro l’angolo non è da escludersi.