Daku, uno street artist indiano, ha costruito con bottiglie di plastica usate un enorme punto interrogativo galleggiante su un lago, per puntare i riflettori sull’enorme spreco di plastica del mondo moderno.
L’artista indiano di strada conosciuto come Daku ha creato una grande opera nel lago di Hussain Sagar a Hyderabad, usando bottiglie di plastica usate. L’opera rappresenta un enorme punto interrogativo come provocazione verso il grande spreco di plastica nei nostri giorni.
Il video dell’opera è stato condiviso da St+Art India foundation, un’organizzazione no-profit che vuole rendere le strade più interattive attraverso del festival dell’arte urbana in India.
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“L’opera è stata costruita utilizzando 300.000 bottiglie di plastica che hanno formato un punto interrogativo enorme. È un tentativo di intraprendere una conversazione sul crescente inquinamento da plastica nel mondo” come riportato da St+Art.
“Cosa possono fare i cittadini a riguardo? Cosa può fare il governo? A che punto siamo arrivati?”. Queste sono le domande che l’artista Deku spera che i cittadini si pongano vedendo la sua opera. Attraverso la sua grandezza, l’opera punta ad incoraggiare alla riflessione personale sui consumi a cui siamo abituati, sperando di giungere ad una soluzione al di la della domanda posta. “Cosa pensi della costruzione? Qual è la soluzione al problema?”.
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Il “Why”, nome dell’opera, è alimentato da un pannello solare, che lo rende visibile nel lago anche durante la notte.
Il progetto è stato possibile grazie al supporto del governo di Telengana, in collaborazione con India Design Forum, showboat Productions, Banyan Nation, Art@Telangana e la Krishnakriti Foundation. È stato inaugurato come parte della Hyderabad Design Week.