Plastica. Fare network, fare squadra. Tra imprese, cittadini e sistema Paese per una migliore sostenibilità ambientale, lungo tutto il ciclo di vita, degli imballaggi in plastica. Questo l’obiettivo delle due “Giornate della Ricerca” promosse da Corepla che si sono svolte a Palermo, capitale della cultura 2018, il 22 e il 23 marzo.
Un’importante occasione di confronto ove si sono affrontati i temi legati alla progettazione, alla raccolta ed al riciclo degli imballaggi in plastica, oltre ad un approfondimento del dibattito sugli sfidanti obiettivi fissati dall’Unione Europea per la riduzione dei rifiuti.
Una “due giorni” che ha aperto un nuovo capitolo nel rapporto tra il Consorzio Corepla e chi produce Ricerca e Sviluppo nel settore della plastica, creando un momento di incontro tra università, centri di ricerche ed imprese, con la volontà di sostenere l’innovazione ed il trasferimento tecnologico verso un’industria pronta ad accettare nuove sfide.
Tra i temi trattati: la progettazione di imballaggi pensati anche per una corretta gestione del fine vita e la ricerca di soluzioni alternative da affiancare al riciclo tradizionale non più in grado di garantire da solo la risposta ad una sempre crescente raccolta differenziata (nel 2017, in Italia, si registra un +11% di raccolta differenziata degli imballaggi in plastica con un procapite medio annuo nazionale di 17,7kg/abitante, superando così il milione di tonnellate raccolte).
Sottolinea il Presidente Antonello Ciotti: “Per Corepla la sfida è diventare un catalizzatore nella ricerca e sviluppo di nuove applicazioni nel campo del riciclo. Abbiamo previsto risorse aggiuntive per questo settore rappresentato sia dalla piccola idea geniale della start up, che dagli importanti contributi di Università e Centri studi, fino a tutto quanto il mondo industriale è in grado di proporci. Obiettivo 2020: la riduzione del 40% degli imballaggi in plastica oggi non avviati a riciclo e l’adozione di nuove applicazioni”.
Antonio Protopapa, direttore Ricerca e Sviluppo Corepla, aggiunge: “Stiamo dando vita, con questo convegno, al nostro ruolo di collettori di idee innovative. Il confronto tra mondo accademico e realtà industriali aprirà nuove opportunità di collaborazione i cui frutti si vedranno a breve”.
L’On. Simona Bonafè dichiara: “Con l’approvazione definitiva durante la prossima plenaria del Parlamento Europeo di aprile del “pacchetto sull’economia circolare”, la Ue si pone all’avanguardia per un modello di sviluppo in grado di coniugare la crescita industriale con la sostenibilità ambientale. Gli Stati membri saranno obbligati a seguire misure univoche e condivise sul ciclo di vita delle materie prime e sullo smaltimento dei rifiuti. Un piano ambizioso con paletti chiari e inequivocabili, come quello che rafforza le misure di prevenzione della generazione di rifiuti, definisce misure armonizzate a livello Ue per gli schemi di EPR, rafforza gli obblighi di raccolta differenziata e fissa al 10% la quota massima che potrà essere smaltita in discarica entro il 2035. Il pacchetto prevede un innalzamento del target di riciclo per gli imballaggi plastici al 50% entro il 2025 e al 55% entro il 2030: una sfida che richiede un coinvolgimento di tutti gli stakeholder supportati da investimenti in innovazione, capaci di migliorare la durabilità, la riutilizzabilità e la riciclabilità dei materiali plastici”.