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Dagli hamburger alle verdure, mangiamo sempre più plastica

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Stiamo mangiando sempre più plastica: è negli hamburger del fast food ma anche nel cibo del supermercato. Lo studio di Consumer Reports ha rilevato ftalati in 84 prodotti su 85.

Nel cibo si trova sempre più plastica, non solo a causa degli imballaggi ma anche per l’inquinamento di acqua e suolo. Uno studio americano ha rilevato plastificanti in 84 su 85 prodotti analizzati. Dagli alimenti che acquistiamo al supermercato a quelli che mangiamo al fast food, la plastica è sempre più presente nei cibi e l’analisi di Consumer Reports indica che praticamente nessun alimento è privo di ftalati (agenti plastificanti).

Ma come fanno i cibi a venire contaminati dai plastificanti? Le possibilità sono davvero numerose: imballaggi, nastri trasportatori, persino dai guanti utilizzati nella filiera. Senza dimenticare l’inquinamento dei terreni e dell’acqua utilizzati per allevamento e agricoltura. In questo modo, le sostanze plastiche arrivano dritte sulla nostra tavola, sotto forma di bevande, latticini, gelato, hamburger, burritos e patatine del fast food. Anche gli alimenti per l’infanzia, la carne e le verdure (comprese quelle bio) non sono esenti da contaminazione.

L’analisi condotta da Consumer Reports, rispetto a quella analoga del 2009, ha individuato nei campioni una diminuzione del 79% dei livelli di bisfenoli, un composto antiossidante molto usato negli imballaggi, su tutti gli 85 prodotti testati. La presenza di ftalati invece, è risultata positiva (con livelli molto più alti rispetto ai bisfenoli) in tutti i prodotti tranne uno: il seltz Polar al limone.

Ecco alcuni cibi, anche distribuiti a livello internazionale, che sono risultati positivi alla contaminazione da plastificante: le pesche a fette e i fagiolini tagliati dell’italiana Del Monte, le bottiglie in plastica della Coca-Cola, le lattine della Pepsi e il tè verde dietetico Lipton. Gli ftalati sono stati trovati anche in tutti i legumi confezionati, nello yogurt, nel formaggio, nei panini di Burger King e McDonald’s, nella pizza di Domino’s o Pizza Hut, nei cereali Cheerios, nei cibi già pronti.

Quali sono i rischi per la salute?

La ricerca ha individuato in bisfenoli e ftalati degli interferenti endocrini, ovvero sostanze che possono interferire con la produzione e la regolazione degli estrogeni e di altri ormoni. Queste variazioni possono contribuire ad aumentare il rischio di diversi problemi di salute , tra cui diabete, obesità, malattie cardiovascolari, alcuni tumori, difetti congeniti, parto prematuro, disturbi dello sviluppo neurologico e infertilità.

Tutte problematiche che, di solito, si sviluppano lentamente, contribuendo a non sollevare troppi sospetti sui cibi che mangiamo. Oltretutto, la plastica essendo ormai ovunque, può rende problematico evitare del tutto queste sostanze chimiche.

“A differenza di un incidente aereo, in cui tutti muoiono contemporaneamente, le persone che muoiono a causa di questi problemi muoiono nel corso di molti anni, ha spiegato a Consumer Reports Philip Landrigan, pediatra e direttore del Programma per la salute pubblica globale e il bene comune al Boston College.