Il documentario di Greenpeace “Toxic Influence” mostra il lato oscuro di Dove e lancia un appello affinché Unilever compia un cambio di rotta, in vista dell’incontro Unep sull’inquinamento da plastica.
Tossico, dannoso, ipocrita, irresponsabile, disonesto, deludente, avido. Sono alcuni degli aggettivi utilizzati dagli spettatori del docufilm di Greenpeace per descrivere il comportamento di Dove, marchio del gruppo Unilever, protagonista di “Toxic Influence: The Dark Side of Dove”.
L’associazione ambientalista lotta da anni contro l’inquinamento da plastica che per la maggior parte è causato da multinazionali come Danone, Coca-Cola, Nestlé e Unilever. Alcune zone del mondo, come le Filippine, sono letteralmente invase dai rifiuti. Un vero e proprio disastro ecologico che si ripercuote sulla salute delle persone.
Proprio Dove, che si professa paladina della bellezza, della sicurezza e della tutela dell’ambiente, è al centro del documentario realizzato da Greenpeace che sconfessa l’immagine del marchio.
Il brand, che si prepara a festeggiare il suo 20 anno di attività con la campagna “Real Beauty”, è tra i maggiori produttori di plastica usa e getta. I milioni di flaconi e sacchetti monouso finiscono poi negli oceani, soffocandoli, e distruggendo la fauna selvatica.
Tra le vittime dell’enorme inquinamento ci sono anche gli abitanti di quei luoghi dove questi rifiuti vengono trasportati dai flussi d’acqua. Nel video, il documentario viene mostrato ad alcune donne di diversa età ed etnia – proprio come le protagoniste delle campagne di Dove – che esprimono disappunto alla vista di quanti danni ambientali possa provocare un marchio che nelle sue pubblicità e sui suoi prodotti si professa amico dell’ambiente.
Inquinamento da plastica, l’appello di Greenpeace a Unilever: “Può cambiare l’intero settore”
L’inquinamento da plastica e microplastiche è un problema globale, che va affrontato con urgenza, come sottolinea Greenpeace anche attraverso questo video.
Con il documentario l’Ong lancia un appello a Unilever, società proprietaria di Dove, affinché assuma una posizione forte in vista delle imminenti trattative internazionali sul tema. “Dove non ha solo il potere di cambiare la propria attività: può cambiare l’intero settore”, ha dichiarato Greenpeace.
A novembre infatti, si terrà l’incontro internazionale dell’Unep per delineare un trattato globale sull’inquinamento da plastica. Il summit previsto dal 25 novembre al 1° dicembre a Busan, in Corea del Sud, è l’ultimo di un ciclo di incontri iniziati nel 2022 del Comitato negoziale intergovernativo con l’obiettivo di mettere a punto uno strumento di approccio “globale” che affronti l’intero ciclo di vita del controverso materiale.