
L’isola di Procida, Capitale italiana della Cultura 2022, dice addio alle bottigliette di plastica: nei bar ci sarà l’acqua alla spina e ai turisti verrà fornita una pratica borraccia termica.
Niente più plastica nell’isola di Procida. Bar, ristoranti e lidi balneari, abbandoneranno progressivamente la vendita di acqua in bottigliette di plastica per passare all’erogazione alla spina, accogliendo con favore un progetto dal titolo accattivante (“acquaFREEsca”) ideato dall’associazione giovanile “Procida Coraggiosa”.
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I commercianti che aderiscono all’iniziativa (sono già 15, diffusi in maniera capillare su tutto il territorio, e le richieste di adesione sono in costante aumento) si sono già impegnati a vendere acqua erogata alla spina a un prezzo simbolico, sensibilmente inferiore rispetto a quello della stessa quantità in bottiglia di PET. Ai clienti che non hanno la propria borraccia vengono proposte – con costi particolarmente convenienti – coloratissime borracce termiche in acciaio brandizzate con il logo dell’attività e dell’associazione, interamente composta da ragazzi procidani con competenze diversificate e le cui attività abbracciano il sociale, la formazione e l’ambiente.
Capitale italiana della cultura 2022, vince Procida
“In linea con le policy di Procida Capitale italiana della Cultura 2022 e con l’obiettivo di generare un’offerta sempre più virtuosa di turismo lento e a basso impatto ambientale – sottolinea Marco Lauro, che per “Procida Coraggiosa” ha coordinato le attività progettuali (raccontate sui social dell’associazione) – abbiamo già creato una rete virtuosa che, ne siamo certi, si amplierà nel corso dell’estate, generando benefici concreti per l’ambiente e per il nostro territorio”.
“Occorre una drastica presa di posizione da parte di tutti coloro che abitualmente si trovano a maneggiare superflui involucri di plastica, come ad esempio le bottiglie in PET da mezzo litro, per invertire la rotta e intraprendere la strada dell’abbattimento dei rifiuti inutili. – prosegue Lauro – Ecco perché a Procida abbiamo deciso, senza indugi, in modo compatto e condiviso, di voltare pagina”.