Il fenomeno, non proprio rarissimo, questa volta è stato più lungo e intenso del solito. La nube trasportata dai venti di scirocco ha causato l’aumento dei valori di Pm10 in atmosfera.
I cieli che si tingono di un colore giallastro o rossastro, ma anche la pioggia e persino la neve che cadono a terra con dei toni assolutamente insoliti. Con l’instabilità che ha contraddistinto il week-end di Pasqua, su gran parte d’Italia le precipitazioni sono state assolutamente anomale, almeno per quanto riguarda il colore e la consistenza.
I venti di scirocco in arrivo dall’Africa, infatti, sono responsabili di quanto accaduto nei giorni scorsi: le precipitazioni, soprattutto una volta a terra, hanno svelato un fenomeno neanche troppo insolito. La pioggia e la neve sembravano formate da terra o da sabbia, che lo scirocco ha trasportato direttamente dal Sahara, ma in realtà, stando alla granulometria della polvere arrivata dal Nordafrica, si tratterebbe di limo.
Quello che preoccupa è soprattutto la composizione chimica delle precipitazioni: se il colore giallastro o rossastro è dovuto all’elevata concentrazione di ossidi di ferro, la polvere caduta con le precipitazioni ha interagito nell’atmosfera anche con tutti gli inquinanti prodotti dalle attività umane.
La nube trasportata dal vento è composta da frammenti minerali di quarzo e ossidi di metalli come ferro, alluminio, titanio e magnesio, ma anche fosforo e altri fertilizzanti e micronutrienti indispensabili per la biodiversità. Questa volta, però, il fenomeno è stato più intenso e duraturo del solito, e la circolazione di grandi masse d’aria ha fatto rimanere in quota più a lungo le polveri sottili, in particolare il Pm10, aumentandone i valori nell’aria da due a quattro volte il limite massimo.
Se la polvere può risultare preziosa per via degli effetti climatici e radiativi, la composizione chimica degli ultimi fenomeni meteorologici appare preoccupante, dal momento che va a peggiorare una situazione di inquinamento già molto critica in gran parte del nostro Paese, con potenziali ricadute sulla salute dei cittadini.
