A Pietralunga, in provincia di Perugia, due maxi-tartufi per una maxi-beneficenza, di 5.500 euro. Grande successo per la cena di solidarietà organizzata da Giuliano Martinelli a favore dell’Airc, per sostenere la ricerca sul cancro
A Pietralunga, in provincia di Perugia, due maxi–tartufi, affettati dal vivo per oltre 130 commensali e musica di alto livello per una cena benefica a favore dell’Airc.
Questi gli ingredienti di una serata particolare, che i presenti ricorderanno molto a lungo, organizzata da Giuliano Martinelli, imprenditore del tartufo, molto noto per le sue iniziative benefiche e di solidarietà e per le imprese calcistiche nel ruolo di patron della Pietralunghese.
Proprio la Polisportiva Pietralunghese si farà carico di devolvere l’incasso della cena, 5.500 euro, a favore dell’Airc, per sostenere le attività di ricerca sul cancro.
Il commento dell’organizzatore dell’evento, Giuliano Martinelli, titolare della ‘Giuliano Tartufi’.
“I soldi vanno all’ Airc, alla ricerca sul cancro – ha detto Giuliano Martinelli – la quota incassata andrà subito in beneficenza. Così abbiamo pensato di fare un gesto concreto, che potrà sembrare una goccia nel mare ma tante gocce fanno il mare, e questo può anche servire a sensibilizzare altre persone”.
“Partecipiamo in tanti – ha spiegato Martinelli – perché ognuno di noi, in qualche modo, ha avuto a che fare con questa bestia e la dobbiamo combattere tutti insieme”.
La cena-evento che ha visto il patrocinio del Comune di Pietralunga e dell’ Ecomuseo della Valle del Carpina, ha avuto al centro della scena due tartufi, il primo di un chilo e 200 grammi ed il secondo, da un chilo e 100 grammi.
“Il primo tartufo – ha ricordato Giuliano Marinelli – è stato cavato dall’amico abruzzese Angelo, dell’azienda Mirco Vivai. Mi ha detto: ‘ho trovato un tartufo da 1200 grammi sulle mie tartufaie, vorrei che lo prendessi in carico tu, perché io non sono bravo in questo e poi ci organizzi una serata di beneficenza perché ho perso una persona cara, per motivi legati a questa malattia’. Nel frattempo è stato trovato anche un altro tartufo da 1100 grammi. ed eccoci qua”.
In tanti sono intervenuti a questa serata ed hanno potuto così apprezzare il menù realizzato dallo chef Luca Meoni, ‘raccontato’ da Daniele Violoni di ‘The Lord of Truffle’, un vero e proprio sommelier del tartufo.
Questa nuova figura è stata illustrata da Daniele Violoni: “Nel mondo del tartufo mancava una figura come questa, che serve a valorizzare questo prodotto portandolo dalla cucina alla sala”.
“Io – ha sottolineato Daniele Violoni – faccio tutto quello che fa un sommelier del vino, lo analizzo, lo racconto, lo presento e lo servo in tavola”.
“Lui ha inventato questo lavoro che era necessario – ha aggiunto Giuliano Martinelli – è come portare un bicchiere di vino dalla cucina, da una bottiglia già stappata, non ha senso. Il tartufo va regalato a tavola”.
Per rendere ancora più sensoriale l’esperienza con il tartufo sono stati coinvolti anche il tenore marchigiano Augusto Celsi e collateralmente la Utah State University Jazz Orchestra, impegnata in una delle tappe del suo tour europeo.
“Il tartufo deve colpire – ha ribadito il ‘sommelier’ Daniele Violoni – deve coinvolgere tutti i sensi: dall’olfatto, al gusto, alla vista, fino anche alla musica”.
“Faremo piovere il tartufo sulle portate – ha concluso Daniele Violoni – a ritmo di Figaro, ‘Il barbiere di Siviglia’ di Gioachino Rossini, celebre musicista marchigiano, noto anche per essere un grande gourmet e amante del tartufo”.