Immagini che, oltre alla sofferenza degli animali, testimoniano ancora una volta la realtà nascosta dentro gli allevamenti intensivi.
Maiali prima radunati in un recinto a causa di un focolaio di peste suina africana, poi immobilizzati per essere uccisi con elettrocuzione, anziché con il gas, infine gettati in un container come sacchi di spazzatura. A mostrare l’ennesimo orrore in un allevamento intensivo di Novara, in Piemonte, è un video choc della giornalista Giulia Innocenzi. Immagini che, oltre alla sofferenza degli animali, testimoniano ancora una volta la realtà nascosta dietro il prosciutto considerato eccellenza del Made in Italy. Soltanto nel 2023, ben 50.000 i maiali affetti da peste suina africana, malattia letale per i suidi ma non per gli esseri umani, uccisi senza pietà. Una vera e propria mattanza che comincia dopo l’individuazione di un solo caso di positività alla patologia. “Sapete chi paga gli abbattimenti? Noi con le nostre tasse“, afferma l’autrice del documentario “Food for Profit”.
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