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Caro energia, in arrivo le fasce orarie a basso consumo. Cosa significa per le famiglie italiane?

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La Commissione europea sta lavorando a una bozza di piano per il taglio dei consumi energetici che prevede, tra le altre cose, la creazione di fasce orarie di 3 o 4 ore in cui il consumo delle famiglie sarà ridotto

Il caro bollette e la crisi energetica preoccupano non solo gli italiani ma l’intero Continente. Per questo motivo in queste ore i commissari europei sono riuniti a Strasburgo per discutere un piano straordinario di taglio ai consumi di gas ed elettricità che dovrebbe entrare in vigore presumibilmente già da inizio autunno. Un piano che sarà presentato alla fine del collegio dei commissari o, più probabilmente, durante il discorso sullo stato dell’Unione che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen terrà domani davanti agli eurodeputati.

I commissari Ue stanno lavorando su una bozza preparata dal Consiglio europeo e che conterrebbe delle indicazioni sui razionamenti energetici per famiglie e imprese del Vecchio Continente. Il testo, però, non conterrebbe alcun riferimento al tetto al prezzo del gas che comunque resta un tema sul caldo. Se ne parlerà in un vertice straordinario a Bruxelles il 30 settembre. Sembra confermata, invece, l’introduzione di fasce orarie obbligatorie per il taglio dei consumi di almeno il 5% negli orari di punta.

Piano Ue di taglio ai consumi di gas ed elettricità, arrivano le fasce orarie

Secondo quanto trapela in questo momento (e in attesa della presentazione ufficiale da parte dell’esecutivo dell’Unione), i commissari avrebbero intenzione di presentare un piano che prevede fasce orarie a scelta, ma obbligatorie per tutti gli stati, per il taglio dei consumi. Più nel dettaglio, ogni stato membro sarà obbligato ad individuare una fascia oraria a sua scelta durante la quale sarà effettuato il taglio dei consumi. Durante questo lasso di tempo di 3 o 4 ore, famiglie e imprese potranno consumare un quantitativo limitato di energia. Quindi, ad esempio, non sarà possibile utilizzare contemporaneamente più elettrodomestici, soprattutto quelli che consumano più energia.

Il taglio dei consumi avverrà attraverso i contatori elettronici che permettono alle aziende che gestiscono la distribuzione di elettricità di abbassare la potenza erogabile dai contatori.

La bozza del provvedimento prevede anche un limite obbligatorio ai ricavi degli operatori che producono energia da fonti diverse dal gas (quindi da rinnovabili, nucleare e lignite) e l’indicazione affinché le società di servizi energetici vengano supportate per poter far fronte alla volatilità dei mercati. Infine nella bozza si parla di imporre l’obbligo per gli stati membri di introdurre un contributo di solidarietà eccezionale e temporaneo per l’industria fossile, “sulla base dell’utile imponibile realizzato nell’anno fiscale 2022”.