Moda e sostenibilità i temi chiave della quinta edizione di Phygital Sustainability Expo a Roma.
Ai Mercati di Traiano di Roma, il 4 e il 5 giugno, andrà in scena la quinta edizione del Phygital Sustainability Expo organizzato da Sustainable Fashion Innovation Society.
Il programma è stato presentato nel corso della conferenza stampa che si è tenuta a Roma nella Sala delle Bandiere, presso la sede del Parlamento europeo in Italia.
QUI la diretta dell’evento
Un evento dedicato alla transizione ecosostenibile dei brand di moda e di design, un’occasione di confronto e dibattito sulla transizione ecosostenibile per un settore così importante, come quello manifatturiero, che ad oggi rappresenta uno dei pilastri fondamentali dell’economia nazionale.
“Credo che la tendenza sia positiva rispetto alla moda di una volta dove l’eccezionalità era data magari dalla pelle di un animale raro. – afferma ai microfoni di TeleAmbiente Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, presente alla conferenza stampa – Questa iniziativa è un’occasione di confronto, di promozione anche per la stessa città, con un’idea di Roma non soltanto di bellezza, ma anche di sostenibilità concreta”.
Il 4 giugno alle ore 20:30 in programma la “Sfilata Narrata”, copyright di Sustainable Fashion Innovation Society, momento in cui i brand potranno esibire i loro capi all’avanguardia e sostenibili, raccontati da una voce fuori campo che ne descrive le innovazioni tecnologiche e ne stima il carbon footprint.
“Chiediamo ad ogni brand di scegliere un solo outfit della loro collezione, quello più innovativo e sostenibile che hanno, per non andare in quelle sfilate dove si vedono vestiti passare velocemente, nemmeno si riesce a capirli. – spiega Valeria Mangani, presidente Sustainable Fashion Innovation Society – Mentre le modelle sfilano, una voce narrante dal vivo descrive quell’outfit e la sua sostenibilità. Ciò serve per capire quanto quell’abito ha impattato per essere prodotto. E quando le signore scoprono la quantità di CO2 necessaria per produrre un cappotto e dicono ‘magari l’anno prossimo ne compro uno in meno’, è proprio questo quello che volevamo ottenere con la sfilata narrata”.