Greenpeace insieme all’associazione Mamme no Pfas hanno pubblicato le mappe dell’inquinamento da sostanze perfluoro del Veneto.
Greenpeace e l’associazione Mamme no Pfas hanno pubblicato tutte le mappe con i rapporti di prova e i monitoraggi sulla presenza di Pfas nelle province di Verona, Vicenza e Padova, la cosiddetta “zona rossa” dell’inquinamento da perfluoro.
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La documentazione era già disponibile, su richiesta, dallo scorso 20 settembre ma adesso oltre alle mappe già rese note il mese scorso ne sono state aggiunte altre con tabelle in cui è possibile visualizzare i dati per ogni singolo alimento nonché verificare la presenza di ogni singolo PFAS.
#PFAS, diffusa contaminazione negli alimenti coltivati nella zona rossa, la denuncia di Greenpeace e Mamme NO PFAS ora a #PresaDiretta https://t.co/5w36ZmF4O6
— Greenpeace Italia (@Greenpeace_ITA) October 18, 2021
“È paradossale che ancora una volta siano Greenpeace e le Mamme No Pfas a condurre un’operazione di trasparenza e accessibilità alle informazioni mentre la Regione continua a trincerarsi dietro un silenzio assordante”, commentano le due associazioni.
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“Le popolazioni che da decenni convivono con livelli allarmanti di sostanze chimiche – non solo nell’ambiente in cui vivono ma anche nel loro corpo – hanno il diritto di sapere a cosa vanno incontro mangiando gli alimenti provenienti dalla zona rossa.”
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“Lo stesso discorso – continuano le associazioni – vale anche per tutte le altre persone, italiane e straniere, che, in modo inconsapevole, potrebbero ancora oggi consumare decine di alimenti con elevati livelli di Pfas per colpa dell’inerzia istituzionale. Il presidente Zaia, che si è sempre dichiarato attento alla questione, non interviene e di fatto continua ad avallare il comportamento opaco e omissivo della Regione: una mancanza inaccettabile proprio da parte di quelle istituzioni che dovrebbero tutelare la salute della popolazione”.