Home Attualità Inquinamento PFAS, in Olanda trovati anche nelle uova. Lo studio

PFAS, in Olanda trovati anche nelle uova. Lo studio

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In Olanda, un’indagine di NOS rivela la presenza di PFAS anche nelle uova da allevamenti non intensivi.

In Olanda anche le uova da allevamenti amatoriali sono contaminate da PFAS. Lo rivela un’indagine dell’emittente NOS che ha analizzato le uova prodotte lontano dalla regione di Dordrecht, dove ha sede la fabbrica chimica Chemours. La scoperta suggerisce che l’inquinamento da forever chemicals in Olanda è molto più diffuso di quanto si pensasse in precedenza.

Poco prima di Natale, l’Istituto Nazionale per la Salute e l’Ambiente dei Paesi Bassi (RIVM) e il servizio sanitario GGD avevano consigliato alla popolazione della regione di Dordrecht di non mangiare più le uova delle proprie galline. Lo studio si era limitato a quella zona perché da anni la Chemours scaricava lì grandi quantità di PFAS. I servizi sanitari però hanno riscontrato anche tipi diversi di sostanze chimiche perenni rispetto a quelli emessi dalla fabbrica chimica. Questo dato ha portato NOS a condurre uno studio al di fuori della regione.

PFAS nelle uova in Olanda, la ricerca di NOS 

Sono state analizzate le uova di dodici allevatori di polli amatoriali lontani dalla regione di Dordrecht. Il PFAS è stato trovato nelle uova di sei dei dodici allevamenti non industriali. Nelle province di Utrecht, Frisia e Limburgo, i livelli di inquinante nelle uova superavano la norma di sicurezza europea. L’origine del tipo di PFAS non è stata stabilita, ma è stata esclusa la provenienza dall’azienda Chemours. Lo studio ha esaminato solo le uova degli allevatori di polli amatoriali. Le uova acquistate nei supermercati sono sicure da mangiare.

Gli scienziati consultati dal NOS ritengono che l’aumento dei valori di PFAS nelle uova di gallina sia un’importante indicazione di quanto l’inquinamento da forever chemicals sia diffuso in Olanda. Nel dicembre scorso, l’RIVM ha trovato le sostanze chimiche anche nella schiuma del mare e un altro studio sempre dello stesso istituto ha rivelato che i cittadini olandesi ingeriscono troppi PFAS, principalmente attraverso cibo e acqua potabile.

I PFAS sono canceregoni per l’uomo ed è un problema che riguarda tutta l’Europa

Il problema dell’inquinamento da sostanze poli- e perfluoroalchiliche riguarda tutta l’Europa, dove i siti contaminati sono più di 17.000.

Un recente studio dell’IARC ha cambiato la classificazione della sostanza chimica (in particolare dei PFOA) da “potenzialmente cancerogeno”, è passato a “cancerogeno per l’uomo”, rendendo ancora più difficile nascondere i danni provocati da queste sostanze, che si trovano dappertutto.

I PFAS arrivano nell’organismo umano principalmente attraverso l’acqua – che proviene da falde e terreni inquinati – ma ci si può entrare in contatto in molti altri modi. Infatti negli anni sono stati ampiamente impiegati nella produzione di padelle, indumenti, carta igienica e molti altri prodotti, viste le sue proprietà idrofobe e oleofobiche.