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PFAS, aumentano il rischio di tumori nelle donne. Lo studio

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Le sostanze chimiche perenni continuano a destare preoccupazione per la salute umana e per l’ambiente. Uno studio conferma il legame tra l’esposizione ai PFAS e alcune forme di cancro femminile.

I PFAS fanno male a tutti ma in questo caso colpiscono le donne. La notizia, che arriva dalla California, sui PFAS va ad aggiungersi alle – ormai numerose – evidenze riguardo la pericolosità per la salute dei cosiddetti “forever chemicals”.

Infatti, sulle sostanze chimiche perenni continuano a saltar fuori studi che ne confermano la tossicità per la salute umana e per l’ambiente. Come il rischio per la fertilità evidenziato da uno studio italiano.

Secondo quanto emerge dal recente studio americano, pubblicato sul Journal of Exposure Science and Environmental Epidemiology, c’è una forte associazione tra gli alti livelli nell’organismo di sostanze per-e polifluoroalchiliche (PFAS) e di fenoli e l’insorgenza di alcune tipologie di tumori nelle donne “guidati dagli ormoni”, tra cui quello alle ovaie, all’utero, al seno e alla pelle. Per quanto riguarda il melanoma, le probabilità raddoppiano.

PFAS e BPA, in Europa l’esposizione a queste sostanze è altissima e incide sui tumori nelle donne

Dati allarmanti ai quali si aggiungono quelli del recente biomonitoraggio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), che la Consigliera regionale del Veneto Cristina Guarda cita ribadendo l’emergenza di tutelare le donne dall’inquinamento da PFAS: “A questi dati si aggiunge il biomonitoraggio dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (Aea), che dimostra come, in Europa, l’esposizione bisfenolo A (Bpa) sia elevatissima, tanto da superare la soglia di sicurezza per la salute fissata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Esfa)”.

“Alla luce dei dati dello studio californiano, possiamo quindi asserire che i PFAS hanno una elevata incidenza sulla popolazione femminile – prosegue -. L’esposizione da PFAS ha un fortissimo impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”.

L’esigenza di tutelare i cittadini dall’esposizione a queste sostanze chimiche eterne diventa quindi sempre più urgente, anche perché i forever chemicals si trovano dappertutto.

I PFAS infatti, sono contenuti in tantissimi oggetti di uso quotidiano, dalla carta igienica, agli imballaggi, alle padelle antiaderenti. Inoltre, queste sostanze sono state rilevate in altissime quantità nelle acque e nei terreni di tutto il mondo, diventando uno dei temi più caldi della lotta di numerose associazioni ambientaliste contro l’inquinamento.