I PFAS sono stati trovati anche nella schiuma del mare lungo le coste dell’Olanda. Il governo: “Non fate ingerire ai bambini la schiuma del mare”.
I PFAS hanno contaminato le acque di tutta Europa, come mostra la mappa realizzata da Forever Pollution Project, comprese quelle del mare, dove defluiscono i corsi d’acqua e gli scarichi industriali.
Secondo uno studio dell’Istituto Nazionale per la Salute e l’Ambiente dei Paesi Bassi (RIVM), la concentrazione di PFAS nella schiuma del mare delle località olandesi è alta quanto quella delle coste del Belgio.
Dopo la ricerca effettuata sulle coste delle Fiandre, che ha rilevato una concentrazione di sostanze per- e polifluoroalchiliche, anche l’Olanda ha effettuato uno studio, rilevando la presenza di PFAS nella schiuma del mare.
Secondo lo studio olandese, che ha misurato la schiuma laddove disponibile, “nella schiuma del mare olandese sono presenti tanti PFAS, se non più, di quelli misurati nella schiuma del mare fiammingo”.
Non essendo ancora chiare le conseguenze dell’ingestione o del contatto con i PFAS tramite la schiuma del mare, il governo ha comunque invitato alla cautela i propri cittadini. I forever chemicals infatti, sono stati associati ad effetti tossici sul sistema immunitario, all’aumento di rischio di tumori (soprattutto nelle donne) e a problemi di fertilità.
Per questo il governo ha invitato i suoi cittadini ad evitare di venire in contatto con la schiuma marina, soprattutto bambini ed animali.
“È sensato farsi una doccia dopo il bagno, lavarsi le mani prima di mangiare e non lasciare che i bambini e gli animali domestici ingoino la schiuma del mare“, ha detto martedì il ministro per la gestione delle acque, Mark Harbers, in una conferenza parlamentare.
PFAS, sono ovunque nell’ambiente. La popolazione olandese ne ingerisce già troppi
Un recente studio, sempre del RIVM, ha rivelato che i cittadini olandesi ingeriscono troppi PFAS, principalmente attraverso cibo e acqua potabile. Per questo, il governo ha invitato i cittadini a far attenzione quando si trova in spiaggia o a nuotare nell’acqua, perché è meglio “evitare ogni percorso attraverso il quale le persone ingeriscono più PFAS, inclusa la schiuma del mare”.