Anche Gianni Girotto, ex senatore e portavoce del Movimento 5 Stelle, ha ribadito che i PFAS rappresentano un’emergenza ambientale che non va ignorata.
“Lo scempio ambientale non è il fotovoltaico ma tutti quei rifiuti e sostanze che contaminano l’ecosistema e hanno un impatto negativo anche sulla nostra salute”. A scagliarsi contro plastiche, discariche abusive e PFAS è Gianni Girotto, ex senatore e portavoce del Movimento 5 Stelle, che in un intervento su Youtube ha fornito un quadro della situazione italiana sull’inquinamento derivato da varie sostanze e materiali.
Anche i cosiddetti inquinanti eterni sono stati menzionati da Girotto, che ha posto l’accento su quanto sia un problema grave e non solo relegato alle regioni del Nord Italia. Come indica la mappa dei siti più contaminati in Europa, l’intero Paese è costellato dalla presenza di queste sostanze chimiche, seppur in quantità differenti in base alle diverse Regioni.
“Parliamo di un veleno chimico. Molte zone d’Italia hanno problemi di PFAS e comunque li avrà tutto il mondo, perché entrano nell’acqua. A quel punto parte il ciclo dell’acqua e non li ferma più nessuno”, ha spiegato Girotto a proposito dei forever chemicals.
“Rimettiamo ordine sulle parole scempio ambientale e emergenze ambientali. Le emergenze ambientali sono i rifiuti, le migliaia di discariche abusive che abbiamo, le decine di migliaia di siti da bonificare perché pesantemente inquinati, i PFAS che sono veleni che abbiamo in tutta Italia, le diossine e i composti chimici creati dall’uomo che la natura non conosce e non sa come gestire”, ha concluso Girotto.
Quello dell’inquinamento da PFAS è una vera e propria emergenza ambientale che negli ultimi anni è stata sempre più oggetto di attenzione e studi. Numerose ricerche hanno evidenziato la pericolosità di questi composti chimici non solo per l’ambiente, ma anche per la salute dell’uomo. Il resto lo hanno fatto le associazioni e i comitati che da tempo lottano contro la contaminazione da PFAS, chiedendo agli enti preposti di porre fine all’uso e alla produzione di queste sostanze chimiche.
In questi giorni, i forever chemicals sono al centro del dibattito politico in Umbria. Nella regione del centro Italia infatti, sono stati rilevati gli inquinanti nelle acque di superficie, ma i dati pubblicati da Arpa Umbria nel 2023 sono diventati oggetto di attenzione solo di recente, complici anche le imminenti elezioni regionali.
Greenpeace – che da anni si occupa di PFAS – ha avviato a fine settembre una campagna proprio per creare la prima mappa italiana sulla presenza degli inquinanti nelle acque potabili in tutte le Regioni. L’obiettivo della Ong è anche mantenere alta l’attenzione sul problema, dialogando con le comunità locali e ribadendo la richiesta al governo italiano limitare l’uso di queste sostanze.