I PFAS tornano alla Camera dei Deputati con la discussione di due mozioni di M5S e AvS e la richiesta al governo di prendere posizione sui controversi “inquinanti eterni”.
Nel pomeriggio di lunedì 10 marzo, è prevista la discussione delle due mozioni presentate rispettivamente dal Movimento 5 Stelle e da Alleanza Verdi e Sinistra. Entrambe le proposte chiedono al Parlamento di assumere una posizione sui PFAS, i cosiddetti “inquinanti eterni” pericolosi per la salute umana.
Le sostanze perfluoroalchiliche, infatti, sono da anni al centro dell’attenzione per quanto riguarda la salute pubblica e l’inquinamento ambientale, specialmente nel Nord Italia dove la contaminazione da PFAS ha raggiunto livelli preoccupanti.
Greenpeace segue da anni la vicenda e con la recente campagna “Acque senza veleni”, in cui ha campionato l’acqua delle fontanelle pubbliche in oltre 400 Comuni italiani, ha dimostrato come la presenza degli inquinanti eterni sia ormai ubiquitaria.
L’associazione ambientalista, in occasione della discussione delle mozioni a Montecitorio, ha lanciato un appello chiedendo di prendere una posizione sul tema e di non ignorare l’emergenza.
“Chiediamo al Parlamento e a tutte le forze politiche di schierarsi per il divieto all’uso e alla produzione di queste sostanze e di introdurre limiti più bassi per la loro presenza nelle acque potabili”, ha dichiarato Giuseppe Ungherese, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia. “Nonostante le prove scientifiche sui gravi danni alla salute causati da alcuni PFAS riconosciuti come cancerogeni, e la contaminazione diffusa delle acque potabili italiane, l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha finora ignorato questa emergenza, fallendo nel proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente”.
Come ribadisce anche l’Ong, di recente anche la Commissione Ecomafie, presieduta dall’On. Francesco Morrone, si è espressa per regolamentare il gruppo di sostanze chimiche.
“Il voto sulle due mozioni ci dirà chiaramente come la pensano le varie forze politiche. Si schiereranno per proteggere gli interessi degli inquinatori o la salute delle persone e dell’ambiente in cui viviamo?”, ha concluso Ungherese. L’associazione ricorda inoltre l’importanza di garantire a chiunque l’accesso all’acqua pubblica senza PFAS, che comporterebbe benefici sia per la tutela della salute pubblica che per quella ambientale, riducendo le emissioni di gas serra e l’inquinamento da plastica legato all’acqua in bottiglia, di cui l’Italia è tra i maggiori consumatori in Ue.
La decisione che verrà presa dalle Camere, dunque, potrebbe segnare un punto di svolta nella gestione degli inquinanti eterni e dimostrare l’interesse (o il disinteresse) del governo su una questione che in Veneto e in Piemonte è al centro dell’attenzione già da tempo.
“Noi di Avs chiediamo la messa al bando di queste sostanze perfluoroalchiliche che si trovano ormai dappertutto: dalle pentole antiaderenti, a indumenti e scarpe impermeabili, fino ad alcuni imballaggi alimentari, pesticidi e acque del rubinetto – ha spiegato in una nota Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera -. I Pfas sono sostanze molto pericolose perché permangono nell’ambiente per centinaia di anni, sono assorbite facilmente e si accumulano nell’organismo che non le espelle e sono cancerogene – in particolare le due delle varianti più conosciute – Pfas e Pfoa. Abbiamo richieste in 7 punti”.
“È chiara a tutti la pericolosità di queste sostanze per la salute umana e per l’ambiente, nonché il grado di difficoltà nel loro smaltimento, tanto elevato da bastare a conferire loro il soprannome di «forever chemicals» nelle aule di studio; tuttavia esse sono commerciate e presenti nel ciclo del consumo umano, senza che il consumatore finale abbia reale contezza del tipo di composto di cui subisce l’esposizione nella propria quotidianità”, ha dichiarato il vicepresidente della Camera Sergio Costa.
“Chiediamo al governo di tracciare i prodotti che li contengono, i residui di produzione, la creazione di un inventario dei siti da bonificare, e di fare di tutto per bloccarli e vietarli. Bisogna inoltre informare e monitorare la salute dei cittadini”, ha concluso Costa.
PFAS, è in corso il Processo Miteni sull’inquinamento in Veneto
Presso la Corte di Assise del Tribunale di Vicenza, in Veneto, è in corso il Processo Miteni, che dopo quasi quattro anni, sta giungendo alle fasi finali. A costituirsi parte civile nel processo sono state oltre 300 tra associazioni, enti, cittadini, Regione, Comune di Vicenza e Provincia, con richieste di risarcimento che hanno superato complessivamente i 100 milioni di euro. A richiedere l’indennizzo più cospicuo è stato il ministero dell’Ambiente, con una richiesta di 56 milioni di euro. Gli imputati, 15 tra ex manager e dipendenti del polo chimico, sono accusati di avvelenamento di acque, disastro innominato, inquinamento ambientale ex articolo 452-bis e reati fallimentari.
Inquinamento da PFAS, le conseguenze per la salute
Il gruppo di sostanze chimiche denominate PFAS è molto vasto e non di tutte queste molecole si conoscono gli effetti su ambiente e salute.
Gli inquinanti eterni si possono trovare in molti oggetti di uso quotidiano, come padelle, abbigliamento impermeabile, imballaggi per gli alimenti, prodotti per la pulizia ma anche in frutta, verdura, acqua in bottiglia, carne lavorata.
Ciò che è noto è che gli inquinanti eterni sono così definiti per un motivo: si accumulano nell’ambiente. Ciò comporta l’inquinamento di terreni e acqua, che finiscono per alterare gli ecosistemi e per contaminare anche l’organismo umano. Ma quali sono gli effetti per la salute?
Nel corso degli anni, numerosi studi hanno portato alla definizione dei PFAS, da parte dell’IARC, come sostanze “cancerogene per l’uomo”, riferendosi in particolare ai PFOA.
L’esposizione a queste sostanze infatti, può causare gravi danni alla salute. Essendo degli interferenti endocrini, i PFAS sono correlati al rischio di contrarre alcune forme di cancro femminile (utero, ovaie, seno). Sono poi associati al rischio di tumori ai testicoli, ai reni, a danni alla fertilità e possono favorire alti livelli di colesterolo.