Home Attualità Inquinamento PFAS assenti nell’acqua delle fontanelle. Ma basta per stare tranquilli?

PFAS assenti nell’acqua delle fontanelle. Ma basta per stare tranquilli?

PFAS assenti nell'acqua delle fontanelle. Ma basta per stare tranquilli

Altroconsumo ha analizzato le acque di 38 fontanelle pubbliche in Italia, tutte senza PFAS. Ma il problema dei forever chemicals resta.

L’associazione indipendente di consumatori Altroconsumo ha effettuato un’analisi sulle acque potabili provenienti dalle fontanelle pubbliche di alcune città italiane. L’obiettivo dell’analisi è di rispondere concretamente alla domanda: si può bere l’acqua del rubinetto con fiducia?

Vista la presenza diffusa dei PFAS su buona parte del territorio italiano (e non solo) e data la possibilità che queste sostanze possano essere ingerite tramite l’acqua, Altroconsumo ha deciso di effettuare le analisi alla ricerca degli inquinanti in 38 fontanelle pubbliche situate in 34 città in tutta Italia.

I PFAS sono sostanze chimiche definite “eterne” perché non si degradano nell’ambiente anzi vi si accumulano, contaminando terreni, acqua e persino il nostro organismo. Attraverso cibo e acqua possiamo infatti assumere queste sostanze, che sono state classificate come pericolose per la salute. I cosiddetti inquinanti eterni sono interferenti endocrini e sono stati associati ad alcune forme tumorali.

PFAS nell’acqua potabile, le analisi di Altroconsumo

L’associazione ha effettuato un prelievo per ogni città, escluse Roma, Milano, Napoli e Torino dove i prelievi sono stati fatti in due fontanelle situate in zone diverse. In nessuno dei 38 campioni, sono state rilevate tracce di PFAS.

Le sostanze chimiche ricercate da Altroconsumo sono state 30, seguendo il metodo di analisi previsto dalla legge. L’acqua è stata prelevata dalle fontanelle tra il 16 giugno e il 4 luglio 2024.

PFAS assenti nell’acqua delle fontanelle ma il problema resta, specialmente al Nord

I risultati emersi dalla ricerca dimostrano come ci siano ancora molti pregiudizi nei confronti dell’acqua potabile di rubinetto. Di recente, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un rapporto proprio sulla salubrità dell’acqua potabile di rubinetto, sicura in quasi il 100% dei casi. Eppure, un italiano su tre non si fida a berla.

Nel caso dei PFAS comunque, la questione dell’inquinamento delle acque (sia sotterranee che si superficie) non va sottovalutato. Sempre più spesso emergono dati sull’inquinamento che non possono più essere trascurati. Proprio in questi giorni si sta parlando della presenza degli inquinanti eterni anche in Umbria, dopo che l’associazione Italia Nostra ha esaminato un monitoraggio dell’ARPA Umbria risalente agli anni 2018-2022. La Commissione Ue ha da poco emanato delle linee guida più stringenti per il monitoraggio di queste sostanze. Il prossimo passo spetta agli enti nazionali, che hanno tempo fino a gennaio 2026 per conformarsi ai parametri.

I dati positivi emersi dall’indagine di Altroconsumo quindi sono senza dubbio rassicuranti per quanto riguarda l’acqua potabile di rubinetto che sgorga dalle fontanelle, ma è certamente un dato parziale da inserire nel quadro più ampio. Una magra consolazione per chi abita nell’Area Rossa in Veneto o in comuni come Spinetta Marengo, in Piemonte, dove ci sono alti livelli di inquinamento da forever chemicals.