I fiumi europei sono contaminati dal TFA, un prodotto derivato dai PFAS. Il report di PAN Europe include anche la Senna, in Francia, dove si svolgeranno le prossime Olimpiadi.
L’allarme inquinanti eterni nelle acque dei fiumi europei continua. Questa volta, a lanciare il monito è la Rete europea di azione sui pesticidi (PAN Europe) e i suoi membri tra cui l’associazione francese Générations Futures, che hanno analizzato 23 campioni di acque superficiali e sei campioni di acque sotterranee in dieci Paesi Ue.
Ciò che è emerso dalle analisi è la massiccia presenza di una sostanza chimica molto persistente, l’acido trifluoroacetico (TFA). Il prodotto deriva dalla degradazione dei PFAS, i cosiddetti “inquinanti eterni”, che negli ultimi anni hanno invaso acque, terreni con ripercussioni anche sulla salute umana.
L’analisi, condotta dal Centro di tecnologia idrica di Karlsruhe, ha rivelato la presenza di TFA “in tutti i campioni d’acqua”, con concentrazioni che vanno da 370 nanogrammi per litro (ng/l) a 3.300 ng/l. Queste concentrazioni sono significative in fiumi come l’Elba in Germania, la Senna, l’Oise e la Somme in Francia e la Mehaigne in Belgio.
TFA nei fiumi europei, compresa la Senna che ospiterà le Olimpiadi
Oltre alla contaminazione ambientale che può provocare danni agli ecosistemi, la presenza di queste sostanze chimiche può ostacolare lo svolgimento delle attività umane perché potenzialmente dannose. Ad esempio quelle sportive, come potrebbe accadere per le Olimpiadi che si svolgeranno a Parigi quest’anno. La Senna, in particolare, è oggetto di operazioni di pulizia per renderla balneabile, per le quali la Francia ha speso quasi 1,5 miliardi di euro. Il fiume che solca Parigi non è balneabile dal 1923. Risanare le acque però, non significa che vengano ripulite dai PFAS e dalle altre sostanze chimiche derivate potenzialmente pericolose per la salute. Infatti, l’obiettivo degli interventi è legato alla rimozione di batteri legati allo smaltimento delle acque reflue, quelli appartenenti ai generi Escherichia ed Enterococcus.
Secondo il report di PAN Europe, l’acqua della Senna prelevata a poca distanza dalla cattedrale di Notre-Dame, ha una concentrazione di TFA di 2.900 microgrammi per litro. Un dato che gli esperti, interpellati dal quotidiano Le Monde, hanno definito “preoccupante”. Ma gli effetti del TFA sulla salute umana non sono ancora noti. Su questa sostanza mancano studi epidemiologici specifici, ma l’Istituto nazionale di salute pubblica e dell’ambiente dei Paesi Bassi (RIVM) ritiene che possa avere effetti sul sistema immunitario. Nell’aprile 2023, l’Istituto ha fissato per questa sostanza un valore limite indicativo per l’acqua potabile pari a 2.200 microgrammi per litro in assenza di altri PFAS.
La Francia comunque, ha fatto dei passi avanti nella lotta all’inquinamento da PFAS, approvando lo scorso 4 aprile una legge che vieta la produzione, importazione e vendita di prodotti che li contengono – tranne gli utensili da cucina – aprendo la strada per l’adozione di una normativa simile in altri Paesi. Il divieto di produzione però, non risolve il problema della contaminazione già presente nelle acque fluviali dell’Europa.