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PFAS nell’acqua potabile del torinese, SMAT chiarisce: “È sicura e controllata”

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PFAS nell’acqua di Torino e di altri 70 comuni. Dopo l’allarme lanciato da Greenpeace Italia, SMAT (Società Metropolitana Acque Torino) rassicura i cittadini: “L’acqua rispetta gli standard di sicurezza e qualità”.

L’acqua potabile distribuita nella città metropolitana di Torino è sicura. È quanto afferma SMAT (Società Metropolitana Acque Torino), in una nota diffusa a seguito dell’allarme lanciato da Greenpeace sulla contaminazione da PFAS dell’acqua del capoluogo della regione Piemonte.

Secondo il report appena pubblicato dagli attivisti di Greenpeace, la contaminazione da PFAS non interessa solo la zona di Alessandria – dov’è nota da tempo – ma anche la zona della città metropolitana di Torino che coinvolge oltre 70 comuni incluso il capoluogo stesso.

Stando alle stime dell’associazione ambientalista, nella regione Piemonte circa 125 mila persone potrebbero aver bevuto acqua contaminata da PFOA (acido perfluoroottanoico). La molecola, appartenente alla categoria delle sostanze per-e polifluoroalchiliche, è classificata come potenzialmente cancerogena per gli esseri umani.

PFAS nell’acqua di Torino, SMAT chiarisce: “Rispetta gli standard di sicurezza”

Nella mattina di giovedì 8 febbraio, l’assessora all’ambiente del comune di Torino Chiara Foglietta, ha inviato una lettera formale per chiedere chiarimenti circa la contaminazione delle acque e per conoscere i dati relativi ai PFAS alla SMAT. La società ha diffuso un comunicato in cui ha rassicurato i cittadini sulla sicurezza dell’acqua.

“SMAT informa che l’acqua prodotta e distribuita dalla società ai cittadini dell’Area Metropolitana Torinese rispetta i rigorosi standard di sicurezza e qualità prescritti dalla legislazione vigente, garantendo la salubrità per i consumatori”, si legge nella nota diffusa dalla società idrica, che specifica inoltre come i parametri monitorati siano in linea con le direttive europee e le leggi in vigore.

“Nella campagna PFAS del 2023 sono stati analizzati oltre 25.000 parametri specifici, al fine di rilevare l’eventuale presenza di tali composti nelle acque potabili: con il costante impegno, la trasparenza e la serietà che contraddistinguono da sempre il suo agire, SMAT, tramite il proprio sito web, ha reso disponibili a tutti tali dati, inserendoli fra i parametri di monitoraggio della qualità dell’acqua che vengono aggiornanti semestralmente, suddivisi per Comune e in Torino per Circoscrizione”, chiarisce SMAT.