Petrolio fuoriesce da una raffineria e invade le spiagge di Lobitos, in Perù. Le autorità locali: “Non permetteremo che atti come questo rimangano impuniti”.
AGGIORNAMENTO 30/12/2024
Il governo peruviano, a seguito dell’incidente che ha inquinato il distretto di Lobitos, ha dichiarato lo stato di emergenza ambientale nella zona costiera settentrionale.
Come riportato da Reuters, il Ministero dell’Ambiente peruviano ha affermato che l’emergenza di 90 giorni mira a “garantire la gestione sostenibile dell’area e l’esecuzione di lavori di recupero e bonifica per mitigare la contaminazione ambientale”.
Petroperù, la compagnia petrolifera statale reponsabile dello sversamento, ha ha dichiarato di aver schierato squadre di bonifica dal momento della fuoriuscita e di essersi coordinata con il sindacato dei pescatori e le autorità locali affinché le attività economiche e turistiche locali potessero proseguire normalmente. L’entità della fuoriuscita non è stata dichiarata, ma l’Agenzia di valutazione e controllo ambientale (Oefa) ha affermato in un primo rapporto che la fuoriuscita ha interessato circa 10.000 metri quadrati di superficie del mare.
In Perù una perdita di petrolio dalla raffineria statale a Talara ha causato un disastro ambientale. La chiazza di greggio ha invaso il mare e le spiagge vicine. Secondo quanto riferito dalle fonti ufficiali, la chiazza di greggio, fuoriuscita il 22 dicembre dallo stabilimento Petroperù di Talara, ha colpito almeno quattro spiagge e oltre 10.000 metri quadrati del distretto di Lobitos.
Il disastro ambientale ha causato la morte di pesci, granchi, cirripedi e altre specie marine. La chiazza di greggio sta continuando ad avanzare in varie direzioni, suscitando la preoccupazione dei pescatori e degli ambientalisti. Le autorità del distretto di Lobitos hanno denunciato i danni causati dalla fuoriuscita di petrolio alle spiagge della zona, esortando “l’azienda responsabile a prendere misure immediate per contenere e rimediare a questo incidente che colpisce il nostro ecosistema, le nostre attività economiche e la qualità della vita della nostra popolazione”.
Come precisato dall’Agenzia di valutazione e controllo ambientale (Oefa), “ad oggi la fuoriuscita ha interessato e ha colpito le spiagge di La Capullana, El Anchón, La Palizada e La Bola”.
#Talara Derrame de petróleo en playa Capullanas, Lobitos
Esta mañana, pescadores de Lobitos reportaron el derrane de petrolero en la Playa Capullanas, provocando una tragedia medioambiental, debido a la muerte de peces, cangrejos, percebes y otras especies de la fauna marina. pic.twitter.com/v6ObbYlALY
— Movimiento Ecologista del Perú (@Ecocentristas) December 22, 2024
Come sempre, a pagare il prezzo più alto è la natura. Dalle foto e dai video dei cittadini, l’enorme danno causato dal petrolio è evidente: pesci, tartarughe, cavallucci marini e delfini morti o in fin di vita, granchi che si muovono avvolti dal cosiddetto “oro nero” e scogli completamente ricoperti dal combustibile liquido. Sopra di essi abita il cirripede, una specie fondamentale per l’ecosistema, soffocato anch’esso dall’ondata nera.
Fuoriuscita di petrolio da una raffineria in Perù, il danno all’ambiente e all’economia locale
A subire un danno non sarà solo l’ambiente, ma anche l’economia locale, dato che l’incidente ha danneggiato le spiagge, da cui dipendono i pescatori della zona e chi lavora nel settore del turismo.
“La natura di Lobitos è la nostra più grande ricchezza e non permetteremo che atti come questo rimangano impuniti. Siamo solidali con la nostra comunità, soprattutto con i pescatori e le famiglie che dipendono dalle nostre spiagge. Ci danneggiano molto di più, anche se siamo considerati settimana fa come “Spiaggia Saludable”, ha affermato il sindaco di Lobitos Ricardo Bancayan.
La Procura ha aperto un’indagine preliminare contro Petroperú per la presunta contaminazione dell’ambiente. Da parte sua, l’azienda ha spiegato in un comunicato che la fuoriuscita è avvenuta durante le manovre precedenti l’imbarco di idrocarburi su una nave presso il terminale sottomarino della raffineria.