Il caso scoperto sulla carcassa di un cinghiale, è il primo fuori dalla zona di contenimento tra Piemonte e Liguria.
Primo caso di peste suina africana (Psa) fuori dalla zona di contenimento tra Piemonte e Liguria: succede a Roma. Il caso è stato accertato sulla carcassa di un cinghiale trovato morto nella Riserva naturale dell’Insugherata, nel quadrante Nord della Capitale. Lo ha annunciato ieri il commissario nazionale straordinario per l’emergenza, Angelo Ferrari, mentre in queste ore la Regione Lazio sta effettuando un sopralluogo nella zona, dopo aver riunito la task force. Disponibile anche un numero verde della Protezione civile regionale (803555) per tutte le segnalazioni. La Regione ha deciso di individuare anche l’area da perimetrare per consentire gli interventi sulla base delle carcasse rinvenute.
Si tratta del primo caso in assoluto al di fuori della zona di contenimento, dove erano stati accertati finora 110 casi (67 in Piemonte e 43 in Liguria). La peste suina non è trasmissibile all’uomo, ma colpisce cinghiali e maiali, con un’altissima contagiosità e un’alta letalità. Il primo caso accertato al Centro-Sud ha allarmato immediatamente gli allevatori, che temono il contagio nei loro maiali. Anche se finora tutti i casi hanno riguardato i cinghiali, Cia-Agricoltori italiani ha chiesto “interventi a tappeto” e Coldiretti parla di “50mila maiali a rischio“. Confeuro punta il dito contro le istituzioni: “La loro risposta al problema finora è stata inadeguata“. Analogo il commento di Confagricoltura: “Sono mancate le misure preventive necessarie che avevamo chiesto da anni“.
In tutta la provincia di Roma si stima la presenza di oltre 20mila cinghiali. Il Consiglio dell’Ordine Nazionale dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali (Conaf), comunque invita a evitare allarmismi: “La peste suina africana si può debellare, attenzione alla frammentazione che rischia di invalidare ogni azione“. Intanto, è di questi ultimi minuti la notizia che il commissario straordinario all’emergenza, Angelo Ferrari, sarà affiancato anche da Andrea Costa. Il sottosegretario alla Salute ha infatti appena ricevuto la delega dal ministro, Roberto Speranza.