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Peste suina, ancora abbattimenti nel Piano di contenimento 2024

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Innalzato in Italia il livello di sorveglianza della peste suina.

Il ministero della Salute ha pubblicato il “Piano di sorveglianza ed eradicazione della peste suina africana 2024”. A causa del rischio “rilevante” che la malattia arrivi in aree finora rimaste indenni, è stato deciso di aumentare la sorveglianza su tutti i suini, sia domestici che selvatici.

La peste suina è una malattia virale che causa la morte di un’elevata percentuale degli animali infetti ma che è innocua per l’uomo. La necessità di contrastare l’avanzamento della malattia deriva dagli enormi danni economici che questa causa quando infetta gli allevamenti.

Le associazioni animaliste contestano la strategia di contenimento europea ed italiana che decreta l’abbattimento di tutti i maiali presenti in un allevamento quando la malattia viene riscontrata anche in un solo esemplare.

Secondo il Piano attività di eradicazione verranno messe in piedi nelle aree in cui la malattia è presente. Nei territori infetti verranno cercate le carcasse di cinghiale, saranno create delle barriere di contenimento, ma, soprattutto, la sorveglianza avverrà attraverso trappolaggio e abbattimento di animali selvatici così come saranno abbattuti preventivamente anche i suini domestici.

L’obiettivo è di isolare la zona in cui si scopre la malattia di modo che la peste suina non possa diffondersi per poi restringerne l’area di circolazione. Continueranno anche le attività di comunicazione, informazione e formazione degli stakeholder per rafforzare il sistema di biosicurezza.

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