Perugia, il convegno che accende i riflettori sul disturbo poco noto dell’afasia

Nell’ambito della Settimana del cervello, in collaborazione con il Corso di laurea in Logopedia, l’associazione Aita Umbria accende i riflettori sull’afasia. Un disturbo che in Umbria colpisce 2mila persone all’anno in seguito a ictus o altre patologie

 

Un disturbo che lascia letteralmente senza parole, è l’afasia.
Un disturbo del linguaggio che colpisce persone in età adulta e può compromettere, in maniera più o meno grave, la capacità di comunicare e quindi di interagire in modo efficace con gli altri.

A Perugia, per accendere i riflettori su questi aspetti, nell’ambito della Settimana del cervello, l’Aita (Associazione italiana afasici) Umbria, in collaborazione con il Corso di laurea in Logopedia dell’Università degli studi di Perugia, ha organizzato il convegno ‘Il disturbo afasico, la complessità di un mondo senza parole’, unico evento in Umbria dedicato a questo tema.

Numerosi i relatori intervenuti, professionisti sanitari e volontari dell’associazione, così come tanti sono stati i giovani studenti partecipanti, molti dei quali saranno i futuri logopedisti, fondamentale figura di riferimento insieme al neurologo per chi soffre del disturbo afasico.

Al convegno erano presenti, tra gli altri, Nicoletta Pauselli e Francesca Graziani, rispettivamente presidente e vicepresidente di Aita Umbria.

Il commento di Nicoletta Pauselli: “Sono afasica anche io ed il mio scopo, dopo l’evento che mi ha colpito ormai 12 anni fa, è quello di aiutare i miei amici a far conoscere questa realtà che purtroppo in Umbria non troppo nota”.

“Ho intrapreso questo percorso con Aita Umbria, fondata nel 2012 ha spiegato Pauselli – per far conoscere questo disturbo attraverso eventi e iniziative sul territorio, per aiutare chi ne soffre e i familiari creando momenti di aggregazione e socializzazione, oltre a iniziative di divulgazione scientifica”.

“Una cosa importante della nostra associazione ha aggiunto Pauselli – è aiutarci a vicenda. È fondamentale perché la persona afasica spesso viene esclusa o si auto esclude dall’ambiente di vita”.

Alle parole della presidente Pauselli, si sono aggiunte quelle della sua vice, Francesca Graziani.

“L’afasia è un disturbo frequente ma poco conosciutoha sottolineato Grazianied è molto impattante sulla vita delle persone che ne soffrono. Un disturbo che colpisce 20mila persone ogni anno, soprattutto in età adulta”.

“Gli afasici – ha ricordatohanno difficoltà a comunicare, hanno in mente il concetto ma non trovano le parole per esprimerlo. Prima riuscivano a fare tutto, poi trovano difficoltà anche a leggere un giornale, scrivere o semplicemente parlare con un amico o andare a fare la spesa”.

“Per questoha proseguito Francesca Graziani Aita Umbria offre supporto a chi ne soffre organizzando incontri settimanali nella sede, presso la Caritas diocesana di Perugia, dove svolgiamo attività di musicoterapia, movimento adattato, lettura, arteterapia. Inoltre, partecipiamo alle mostre e agli eventi culturali organizzati dal Comune e proponiamo incontri conoscitivi con le strutture riabilitative della regione”.

La neurologa Maria Stefania Dioguardi ha spiegato in cosa consiste il disturbo.

“È importante sottolineare – ha rilevato Dioguardi – che il disturbo afasico intacca il linguaggio, non l’intelligenza, non è un disturbo psichiatrico ma può diventare molto complesso da gestire per il paziente e le persone che gli stanno accanto”.

“In genere ha concluso la neurologa – si verifica in seguito ad un ictus ischemico emorragico oppure può seguire malattie degenerative o traumi. È importante considerare l’aspetto medico senza tralasciare quello sociale e relazionale”.

La causa più frequente di afasia è l’ictus e si stima che in Umbria circa 2.000 persone ne siano colpite ogni anno; di queste almeno il 30% hanno ancora importanti disturbi del linguaggio dopo un anno.

Il dato è  pero sicuramente sottostimato in quanto si debbono aggiungere le persone che presentano disturbi del linguaggio in seguito ad altre patologie.
Le caratteristiche dell’afasia possono essere molto diverse.

Alcuni afasici hanno difficoltà ad esprimersi, mentre altri non riescono a seguire una conversazione o a capire ciò che gli viene detto.