Aumento IVA su prodotti prima infanzia. Perchè si fanno meno figli? Motivi economici o culturali? Nuova puntata di Vox Populi.
In Italia il dibattito sulla denatalità è molto acceso. Se da una parte c’è chi sostiene che la crisi demografica sia principalmente generata dalla crisi economica e dagli stipendi troppo bassi, dall’altra c’è chi ritiene che il problema sia soprattutto culturale, cosi come sottolineato più volte dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Una cosa è certa: se l’obiettivo era quello di invertire la curva della natalità venendo incontro alle famiglie che vogliono fare figli, il Governo nella Manovra da poco approvata ha confermato l’aumento dell’Iva sui prodotti per la prima infanzia.
Così, torna al 10% l’imposta sul valore aggiunto per latte, preparazioni alimentari per lattanti, pannolini e seggiolini per bambini da installare negli autoveicoli (per quest’ultimi dal 5% passa addirittura al 22%).
Secondo uno studio fatto dal sito Play Like Mum, sono circa 327 gli euro spesi da una famiglia con bimbo piccolo, tra pannolini, salviette e pasta protettiva, per cambiarlo e pulirlo nel solo primo mese di vita. Una cifra che è tra le più elevate al mondo.
Stessa cosa per i prodotti imprescindibili per le donne, come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, di cui vi avevamo parlato in un’altra puntata di Vox Populi.
Quanto graveranno queste misure sui bilanci delle famiglie? Quali soluzioni sono necessarie per incentivare ad avere più figli? Ecco cosa ci hanno risposto le persone nella nuova puntata di Vox Populi, in onda ogni sabato alle ore 18:00 su TeleAmbiente. Un programma di e con Mariaelena Leggieri.