Da guerrigliero a presidente: tutto il mondo piange José Mujica, strenuo difensore dei diritti civili, della giustizia sociale e ambientale, della politica al servizio dei cittadini e del rifiuto del lusso e del consumismo.
Addio a José ‘Pepe’ Mujica. L’ex presidente dell’Uruguay è morto a 89 anni martedì 13 maggio: ne avrebbe compiuti 90 una settimana dopo, ma il cancro all’esofago che lo aveva colpito era giunto in fase terminale. Se ne va una figura leggendaria, che fu prima guerrigliero dei Tupamaros, il Movimento di Liberazione Nazionale, negli anni ’60, e in seguito politico e presidente del suo Paese. Una vita spesa per la politica, all’insegna della sobrietà, dei diritti civili, dell’impegno per l’ambiente e della lotta alla corruzione e al narcotraffico.
Di professione agricoltore, si avvicinò presto alla politica pur senza ricoprire incarichi istituzionali. Dopo l’ingresso nel movimento dei Tupamaros, e anche con l’instaurazione della dittatura militare nel 1973, fu più volte incarcerato e torturato, fino alla caduta del regime e all’amnistia del 1985. Da allora, fu prima parlamentare, poi ministro e infine presidente dell’Uruguay.
Neanche l’ingresso ufficiale in politica lo aveva allontanato dalle umilissime origini. ‘Pepe’ Mujica, infatti, anche nel periodo in cui fu presidente dell’Uruguay, dal 2010 al 2015, continuò a vivere in una modesta casa di campagna e a guidare un Maggiolino del 1987. Alla guida del Paese, non solo decise di devolvere il 90% del proprio stipendio alle organizzazioni non governative che assistono le fasce più povere della popolazione, ma riuscì anche a raggiungere obiettivi quasi impensabili, come la depenalizzazione dell’aborto, la legalizzazione dei matrimoni omosessuali e la legalizzazione della marijuana, con l’obiettivo di colpire duramente i narcotrafficanti privandoli di entrate pari ad almeno 30 milioni di dollari all’anno.
La storia, personale e politica, di ‘Pepe’ Mujica rappresenta quasi un unicum. Strenuo difensore della dignità umana e dell’ambiente, l’ex presidente uruguaiano predicava la politica come servizio ai cittadini, l’umiltà e la sobrietà come insegnamento di vita, l’inscindibilità della giustizia sociale da quella ambientale e il rifiuto del lusso e del consumismo.
Dal punto di vista umano, l’esempio rimane ad eterna memoria. Da quello politico, di Mujica resta un’esperienza praticamente senza eguali nel resto del mondo, essendo riuscito a formare un governo progressista, noto a ragione come Frente Amplio, che raccoglieva all’interno di una larga coalizione socialisti, comunisti, liberali, ecologisti e cattolici democratici.