Garbage Group è una realtà internazionale che si occupa della salvaguardia e pulizia dei mari attraverso varie modalità. Una fra queste è il battello ecologico Pelikan che recupera i rifiuti negli specchi acquei.
La barca ecologica Pelikan nasce circa dieci anni fa, nel porto di Ancona. Lì opera l’azienda Garbage Group che dal 1958 si occupa di raccolta, trattamento, recupero e/o smaltimento dei rifiuti di qualsiasi genere provenienti dalle navi.
Il battello Pelikan è un progetto 100% italiano
Il battello, dal nome dell’uccello marino con il capiente becco, è un progetto tutto italiano realizzato da un team di aziende di spessore internazionale.
L’imbarcazione nasce per operare anche in caso di emergenze marittime, con attività di antinquinamento e disinquinamento in mare, pulendo gli specchi acquei dai rifiuti solidi galleggianti, in particolare plastica, dai rifiuti semisommersi ed oleosi. Pelikan si può anche trasportare in strada nella rete dei paesi OCSE. Questo fa sì che il battello possa operare anche in situazioni straordinarie come ad esempio sversamenti di petrolio, incidenti che purtroppo continuano a verificarsi spesso e hanno un enorme impatto negativo sull’ecosistema marino.
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Il sistema a due cestelli per la raccolta dei rifiuti
Grazie al suo sistema composto da due cestelli, Pelikan riesce ad essere estremamente efficiente, oltre che ad avere un basso impatto sull’ecosistema. Per realizzarlo infatti, sono stati utilizzati materiali ecocompatibili e prodotti biologici.
“La sua peculiarità è che si apre sulla prua e con un aspiratore raccoglie i rifiuti che vanno a finire in questo piccolo cestello. Una volta pieno, i rifiuti vengono sollevati e portati nel cesto più grande. Il Pelikan è in attività tutto l’anno, ogni giorno compresi i festivi.” spiega Oscar Mirleni, Social Media Manager di Garbage Group a TeleAmbiente “In tre giorni, in media, riempiamo il cesto più grande. Quindi è difficile pensare che in altri porti dove non ci sono imbarcazioni che fanno questo servizio specchio-acqueo le acque siano abbastanza pulite.
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Il progetto dell’azienda marchigiana è stato presentato anche all‘Ecofuturo Festival di Roma, dove Garbage Group è intervenuta per parlare anche di Blue Economy: “Oltre alla barca che sta già operando, abbiamo due imbarcazioni pronte da poter cedere, leggermente più grandi. Possono operare sia in porti che in fiumi e laghi.” ha spiegato Mirleni, ma anche di un futuro totalmente elettrico: “In mare aperto è un po’ più difficile anche perché i rifiuti tendono solitamente a posizionarsi in specchi d’acqua chiusi. Siamo in procinto di varare, probabilmente a Genova, l’imbarcazione full electric in collaborazione con Enel.”