
Pedaggi autostradali. Ieri la protesta al casello di Vicovaro con tutti i sindaci del versante laziale per ribadire la loro contrarietà ai rincari sull’Autostrada dei Parchi, oggi l’incontro tra i presidenti delle Regioni Abruzzo e Lazio, Luciano D’Alfonso e Nicola Zingaretti con il ministro Delrio.
Dopo l’incontro di questo pomeriggio al Ministero dei Trasporti sul tema del caro-pedaggi dell’A24-25, sono stati definiti sconti fino al 20% per i pendolari coperti economicamente dallo Stato e dalle Regioni Lazio e Abruzzo, e un Piano economico finanziario per l’autostrada che con una contribuzione pubblica per la messa in sicurezza permetta per i prossimi 5 anni di contenere le tariffe.
Delrio e i due presidenti hanno ricevuto al termine dell’ incontro una delegazione di primi cittadini e consiglieri regionali che hanno consegnato la petizione contro il caro-caselli. La concessionaria ‘Strade dei parchi’ aveva spiegato nei giorni scorsi che l’aumento era dovuto “al blocco delle tariffe imposto negli ultimi tre anni dal ministero e alla mancata approvazione del Piano economico finanziario”.
Gli incrementi, ha riconosciuto Delrio, sono stati autorizzati sulla base di “sentenze giudiziarie, ricorsi vinti, ma abbiamo chiarissimo che vanno in tutti i modi calmierati”. Da qui l’accordo di stasera con le Regioni per proporre alla concessionaria gli sconti tramite Telepass, che potrebbero essere operativi già in tempi brevi.
Durante l'incontro sui #pedaggi A24-A25, il ministro @graziano_delrio e i Presidenti @nzingaretti e @lucianodalfonso hanno incontrato una delegazione di Sindaci e Consiglieri regionali, che hanno consegnato la petizione dei Sindaci delle zone rappresentate pic.twitter.com/00Q1qWmujC
— MIT (@mitgov) January 9, 2018
L’ aumento previsto sfiora il 13% e pesa su cittadini e soprattutto pendolari che si spostano verso il Lazio o verso il Teramano per lavoro. L’Autostrada dei Parchi è infatti l’unico collegamento possibile tra l’Abruzzo e la capitale.
“È un grido di dolore delle zone montane e interne di Abruzzo e Lazio costrette a subire un attacco al diritto alla mobilità, innanzitutto con lo stato di abbandono e degrado del sistema ferroviario e ora con questi aumenti dei pedaggi autostradali che si ripercuoteranno anche sul prezzo del trasporto pubblico su gomma. Nel mio intervento ho assicurato il massimo impegno verso il Ministero dei Trasporti per la revoca di questi aumenti”, ha commentato Gianni Melilla, deputato di Liberi e Uguali.
60 sindaci in prima linea provenienti dalle province di Roma, Rieti e L’Aquila, chiedeno l’immediata sospensione degli aumenti e declassificazione del tratto urbano della Roma-L’Aquila dalla barriera di Roma Est fino all’intersezione della Tangenziale Est. “L’aumento scellerato dei pedaggi su A24 e A25 penalizza non solo il turismo in territori ricchi di attrattive, ma soprattutto i pendolari per motivi di lavoro, universitari, scolastici e sanitari. Siamo qui per opporci a tutto questo” ha detto il sindaco di Tagliacozzo (L’Aquila), Vincenzo Giovagnorio.
I rincari automatici dei pedaggi, stabiliti dal bando di gara e dal contratto di concessione di inizio 2000, negli ultimi anni erano stati contenuti grazie all’intervento della politica nazionale. Oggi la tratta di 208 chilometri tra Pescara Nord e Roma costa 23 euro e 70 centesimi. L’anno scorso era salita a 21 euro e 30 centesimi.
Il sindaco di Aielli, Enzo Di Natale nei giorni scorsi ha lanciato una petizione sul sito Change.org, raccogliendo in soli 5 giorni 100mila firme.
A questo link la petizione: https://www.change.org/p/revocare-concessione-autostrade-strada-dei-parchi.