Tagliatelle, il test di qualità del Salvagente analizza il piatto della domenica. Quali marchi sono stati promossi?
L’estate sta finendo e presto torneranno in tavola piatti più ricchi e dai sapori più invernali. La regina indiscussa delle domeniche italiane è la pasta, soprattutto quella all’uovo che arricchita di sughi e conserve (meglio se fatte in casa) diventa protagonista di pranzi e cene.
Ricca di nutrienti e amata da grandi e piccoli, negli anni la pasta è stata messa sotto i riflettori anche per la scarsa qualità del grano e per la presenza di pesticidi come il glifosato.
Più volte infatti, in alcuni marchi di pasta sono state trovate tracce del controverso erbicida. Analisi recenti hanno però rilevato un miglioramento della qualità della pasta.
Anche le tagliatelle, una delle paste più famose e amate dagli italiani (e non solo), sono state sottoposte ad un test di qualità dalla rivista Il Salvagente. Il primo piatto della domenica, per fortuna, è salvo.
Secondo le analisi effettuate, la pasta all’uovo dovrebbe trovare posto nel menù non solo la domenica, visti i miglioramenti dei marchi presi in esame. Anche se ancora lontana dai numeri record della pasta secca – quasi 4 milioni di tonnellate – la pasta all’uovo si sta facendo spazio velocemente nel mercato, con una produzione di circa 200 mila tonnellate.
Il consumo non si avvicina ancora a quello di penne, rigatoni e mezze maniche, che battono tagliatelle e simili con 23 kg pro-capite all’anno (la pasta all’uovo solo 1,6 kg pro-capite).
Comunque la pasta all’uovo, acquistata o fatta in casa, piace sempre di più e continua ad essere scelta per i giorni di festa. E piace anche a Il Salvagente, che promuove tutti e 10 i marchi di tagliatelle secche all’uovo analizzati in laboratorio.
Pasta all’uovo, i marchi testati e i criteri di valutazione
La rivista ha sottoposto ai test tagliatelle, fettuccine, frastagliate analizzando l’origine del grano, le uova, la presenza di insetti, di pesticidi, di Don e altre micotossine e di cadmio.
Le tagliatelle esaminate sono state: Emiliane Barilla, Carrefour Tagliatelle, Conad Frastagliate, Coop Tagliatelle, De Cecco Tagliatelle, Eurospin Tre Mulini Tagliatelle, Esselunga Tagliatelle, La Pasta di Camerino Tagliatelle, Lidl Combino Tagliatelle, Luciana Mosconi Tagliatelle.
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Tutti i marchi sono stati valutati con giudizi tra “Ottimo” e “Eccellente”. Solo Pasta di Camerino e Luciana Mosconi utilizzano grano 100% italiano, mentre tutti i campioni rispettano i livelli di Don e micotossine previsti dalla normativa. Assente dai campioni il piombo, e i livelli di cadmio sono molto al di sotto dei limiti di legge.
Per le domeniche invernali in arrivo dunque, via libera ad un gustoso piatto di tagliatelle, tutto un altro paio di maniche rispetto alla carbonara in barattolo Heinz.