I 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo: “Qui opportunità per i giovani”. La video-intervista

Gli oltre 50mila ettari di questo polmone verde italiano ospitano centinaia di specie floreali e faunistiche. La Riserva Protetta offre a ragazze e ragazzi l’opportunità di fare tirocini a contatto con la natura.

Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise festeggia i suoi primi cento anni. Era il 9 settembre 1922 quando a Pescasseroli, una piccola cittadina in provincia de L’Aquila, nacque la Riserva Protetta che oggi, in oltre 50mila ettari di boschi e foreste, ospita ben 2.000 specie di piante, 230 specie di uccelli, 66 specie di mammiferi, 52 specie tra anfibi, rettili e pesci, e 5.000 invertebrati. Ma cosa rappresenta questo compleanno?

Questo compleanno rappresenta l’opportunità di riflettere sul ruolo che i Parchi come strumento per la conservazione della natura in una prospettiva di sviluppo sostenibile possono avere nel nostro tempo. Un tempo in cui la dimensione dell’ambiente è ritornata prepotentemente al centro del dibattito pubblico“, racconta a Teleambiente Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Che poi aggiunge: “Chi si occupa di Storia dell’ambiente sa che in Italia, negli Anni Settanta, ci fu una grande attenzione alle tematiche ambientali durante la stagione della crisi energetica proprio come oggi. In più, la pandemia ci ha fatto capire che la questione ambientale è questione strategica con la quale fare i conti“.

Nello “Speciale Teleambiente” dedicato ai cento anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, vi sveliamo perché l’orso bruno marsicano è una specie animale da tutelare, le opportunità della Riserva Protetta riservate ai giovani e le attività da fare tra i sentieri di questo patrimonio naturale italiano.