I fuochi d’artificio festeggiano una data storica; è diventato Patrimonio Mondiale dell’Unesco il sito preistorico di Tell es-Sultan, in Palestina. Il sito si trova vicino all’odierna Gerico, in Cisgiordania e viene definito ufficialmente: “Sito del patrimonio mondiale in Palestina”. “Tra il IX e l’VIII millennio a.C.”, si legge nella nota di attribuzione: “qui si stabilì un insediamento permanente grazie al terreno fertile dell’oasi e al facile accesso all’acqua. E i teschi e le statue che vi sono stati scoperti, testimoniano le pratiche culturali della popolazione neolitica che vi abitava”.
Proprio l’avere attribuito il sito alla Palestina ha causato le proteste di Israele che ha accusato di parzialità l’Unesco, secondo il governo israeliano si tratterebbe di un segno della “politicizzazione dell’organizzazione.” Risponde alle accuse il sindaco di Gerico secondo il quale “la verità non viene coperta e la ricerca scientifica, gli scavi e gli archeologi hanno dimostrato senza ombra di dubbio la veridicità della storia palestinese”. Dopo la Chiesa della Natività, la Città Vecchia di Hebron e la Terra degli Ulivi e delle Vigne, questo è il quarto sito palestinese a essere riconosciuto dall’organizzazione.
Nel 2019 Israele e gli Stati Uniti, allora guidati da Donald Trump, abbandonarono l’Unesco proprio perché accusata di avere pregiudizi anti-israeliani. Dopo il dietrofront degli Usa, già rientrati al suo interno con l’amministrazione Biden, sembra che anche il governo israeliano voglia tornare sui suoi passi e rientrare nell’Unesco.